La Ferrari (nera) targata Repubblica di San Marino, che sul Raccordo Anulare si è messa a speronare una Fiat Seicento che non le dava strada, era guidata – a detta di San Marino Rtv – da un pregiudicato con accanto un altro pregiudicato. Sul sedile, 27.500 euro di provenienza da accertare.
Quella Ferrari, in effetti, ha finito per travolgere la Repubblica di San Marino. Sì, perchè, di fatto, ha azzerato in una manciata di minuti, una credibilità che, i governanti sammarinesi, – da mesi? da anni? – vanno cercando di recuperare.
Se c’è una materia di contrasto fra Italia e San Marino su cui l’aborrito – dai governanti del Titano – Ministro dell’Economia Giulio Tremonti è stato chiarissimo, questa è il commercio di auto di lusso attraverso San Marino da parte di italiani che vogliono evadere l’Iva e altro. Denuncia fatta da Tremonti di persona nell’agosto del 2009 davanti a una selva di microfoni e di telecamere ed una platea di centinaia di cronisti e con accanto due Segretari di Stato sammarinesi, Antonella Mularoni e Gabriele Gatti.
I Segretari di Stato Mularoni e Gatti, nei giorni successivi, dichiararono di non aver reagito, seduta stante, alle affermazioni di Tremonti, perché, da ritenersi, sostanzialmente, fondate.
Ebbene, da allora che cosa in concreto è stato fatto a San Marino per eliminare quella specifica distorsione alla economia italiana?
meteo di N. Montebelli