San Marino. Tribunale, redistribuzione del lavoro

San Marino. Tribunale, redistribuzione del lavoro

Tribunale, il dirigente ha disposto la redistribuzione del lavoro

Il dirigente del Tribunale, Giovanni Canzio, ha comunicato ieri il decreto con il quale riorganizza il lavoro del Palazzo di Giustizia redistribuendo i carichi e i fascicoli.

Se sul piano della sezione civile non cambia molto, ma d’altra parte era cambiato poco anche con le disposizioni notturne del 24 luglio scorso. Sul piano penale la rotazione e i nuovi criteri di distribuzione sono evidenti e rilevano anche i ritardi in particolare in un ufficio inquirente che hanno ingolfato l’istruttoria penale. 

Quindi per quanto riguarda cause e procedimenti civili, commerciali ed amministrativi, i commissari della legge competenti saranno – secondo le materie a ciascuno assegnate – Valeria Pierfelici, Giovanni Belluzzi, Isabella Pasini, Fabio Giovagnoli. Alla Pierfelici “è affidato l’incarico di coordinatore, con lo specifico compito di monitorare e riferire periodicamente al Dirigente sull’andamento del settore (con riguardo ai profili della speditezza, del rispetto del diritto di difesa, della qualità ed efficacia delle relative attività), così da consentire la puntuale valutazione dell’adeguatezza delle misure organizzative in atto e l’eventuale, tempestiva adozione delle necessarie modifiche”.

Molta attenzione all’arretrato.

Quanto alla riorganizzazione del settore penale si legge infatti in premessa che la redistribuzione del lavoro si rende necessaria principalmente “esaminati i dati delle più recenti rilevazioni statistiche, che evidenziano serie e consistenti criticità nel settore della giurisdizione penale, a causa dell’elevato numero di procedimenti pendenti e dell’imponente arretrato che si è progressivamente formato – costituito per una quota considerevole da procedimenti prescritti o prossimi alla prescrizione riscontrati in uno degli uffici inquirenti”. Il riferimento evidente è all’arretrato maturato dal commissario della legge Morsiani, che nella relazione del dirigente precedente vedeva a suo carico 720 procedimenti in istruttoria processualmente prescritti, così come registrati dal sistema informatico della Cancelleria. Quindi per Canzio “s’impone una seria, urgente e tendenzialmente stabile ristrutturazione del settore della giurisdizione penale, anche mediante il rafforzamento delle risorse ad esso destinate”.

Il Dirigente, dopo aver sentito tutti i magistrati del tribunale con i quali ha condiviso il progetto organizzativo, ha quindi proceduto alla redistribuzione. In ambito penale il Commissario della legge Simon Luca Morsiani passa alla decisione. Assumera anche i processi che erano assegnati al giudice Buriani e al giudice Battaglino, salvo quelli per i quali quest’ultimo aveva già fissato l’udienza per la discussione finale e la decisione. All’istruttoria penale vanno i Commissari della legge Roberto Battaglino, Laura Di Bona e Antonella Volpinari.

Al Commissario Battaglino “è affidato l’incarico di coordinatore del settore dell’istruttoria penale, con lo specifico compito di monitorare e riferire periodicamente al Dirigente sull’andamento del settore”.

I fascicoli che erano in carico a Morisani passeranno agli altri inquirenti. Subito quelli processualmente prescritti, che quindi dovranno essere smaltiti dagli altri inquirenti, e dopo il primo gennaio anche gli altri, “per consentire, ove possibile, la conclusione dell’istruttoria”.

Tornano al Commissario Di Bona anche i fascicoli che le erano stati sottratti con le disposizioni del 24 luglio, impartite nottetempo da Valeria Pierfelici. Disposizione che aveva sollevato più di un dubbio di legittimità, muovendo anche un paio di sentenze del giudice Esposito, che hanno riscontrato la violazione del principio del giudice naturale precostituito per legge. Torna anche la possibilità delle indagini in pool che era stata revocata dalle disposizioni del 24 luglio: “Il Giudice competente per materia può chiedere al Dirigente che si proceda al sensi dell’art. 16 1. 100/2013. Il Dirigente può sempre provvedere d’ufficio”, si legge infatti nelle nuove disposizioni emanate ieri.

Quanto al vaglio decisorio del giudice Morsiani, il Dirigente Canzio fissa dei principi da rispettare e prevede: “Il Commissario Morsiani riferisce periodicamente al Dirigente sull’andamento del settore del giudizio, della decisione e della esecuzione penale (con riguardo ai profili della speditezza, del rispetto del diritto di difesa, della qualità ed efficacia delle relative attività), così da consentire la puntuale valutazione dell’adeguatezza delle misure organizzative e l’eventuale, tempestiva adozione delle necessarie modifiche. La motivazione dei provvedimenti deve essere depositata senza ritardo e rispondere ai criteri della sintesi e della chiarezza”.

Le disposizioni di Canzio, anche per quanto riguarda gli uditori, ripristinano una più razionale, dignitosa e non “punitiva” distribuzione del lavoro rispetto a quella del 24 luglio. Le nuove disposizioni sono in vigore da oggi e l’efficacia dell’organizzazione sarà sottoposta a verifica semestrale.

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