San Marino. UCS: “Vendite online, troppe aziende ‘furbette’: ancora una volta lesi i diritti dei consumatori”

San Marino. UCS: “Vendite online, troppe aziende ‘furbette’: ancora una volta lesi i diritti dei consumatori”

“Proliferano e purtroppo infliggono pesanti danni alla reputazione di San Marino e di aziende che da anni e anni operano onestamente sul Titano, le attività con sede in Repubblica specializzate nella vendita on-line ma anche nel far perdere le proprie tracce una volta spedito il loro prodotto”.

Lo scrive l’Unione dei Consumatori Sammarinesi (UCS) spiegando che “tra le tante virtuose, ce ne sono purtroppo alcune che pubblicizzano un tipo di merce e recapitano tutt’altro nelle case di chi decide di acquistare. Molte sono le segnalazioni che ci arrivano in merito per cui ci attiviamo per tentare di far recuperare al Consumatore la somma spesa. Di solito si tratta di prodotti che costano meno di 100 euro e dove la procedura per il rimborso, una volta appurato di aver ricevuto oggetti spesso di poco valore, si rivela piuttosto ardua. Contrariamente a quanto stabilito per legge, infatti, non vi è nessun numero di telefono che consente all’acquirente di mettersi in contatto con il venditore, fatta eccezione a volte per risponditori automatici”.

Aggiunge UCS: “Così inferociti, in tantissimi telefonano da fuori San Marino per chiedere conto di quanto accaduto alle Assoconsumatori e a negozianti che nulla c’entrano con l’azienda in questione se non per il fatto di avere la propria sede nella medesima via. Finalmente con L’art. 14 del Decreto Delegato 8 febbraio 2024 n.20 Disposizioni in materia di Consumo che stabilisce tra gli obblighi “l’indicazione espressa di un ufficio reclami ed i relativi riferimenti volti a permettere al consumatore un immediato contatto”, ci siamo armonizzati come Stato alle normative europee. È una legge che parte da un problema reale che tuttavia per essere risolto necessita di non restare solo sulla carta. Chiaramente il focus in primis va sui consumatori che non riescono ad ottenere quello che per legge dovrebbero avere: il rimborso dei soldi spesi su un prodotto non conforme a quello pubblicizzato a fronte di un reso. Il finale di tutta questa dinamica è spesso quello che, non è la ditta furbetta ad essere vista di cattivo occhio, ma è San Marino stesso che diventa agli occhi delle persone, dei consumatori d’oltre confine, uno Stato poco serio, per non voler usare le parole che escono dalla bocca di chi esasperato si sfoga con UCS e non solo”.

Per UCS “è chiaramente una situazione cui deve essere messo immediatamente un argine. Si deve imporre alle aziende di rispettare la legge, tanto per iniziare inserendo un semplice numero di telefono oltre chiaramente ad applicare celermente tutti gli strumenti a contrasto nei confronti di chi non la rispetta. Non è concepibile che si infanghi il buon nome del Titano facendo cassa ledendo i diritti dei Consumatori”.

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