San Marino – Ue. Istanza d’Arengo

San Marino – Ue. Istanza d’Arengo

Il Governo, responsabile di aver sottratto ai sammarinesi il diritto di esprimere la loro opinione attraverso il voto,  continua a non onorare l’impegno assunto con la richiesta di interrompere il referendum sulla richiesta di adesione all’Unione Europea.
L’interruzione della procedura referendaria è, infatti, prevista e disciplinata dalla legge esclusivamente nel caso in cui il quesito referendario venga recepito nella sostanza.
Dopo la pronuncia del Collegio Garante,  il Governo ha continuato ad ignorare la possibilità di avanzare la richiesta di adesione all’Unione Europea ed,  anzi,  l’ha esplicitamente esclusa e sta perseguendo una strada,  i cui contorni non sono stati chiariti all’opinione pubblica e che metterebbe la Repubblica  sullo stesso piano di Stati a sovranità ridotta.
I Promotori del referendum  per la richiesta di adesione all’Unione Europea insieme alla Fondazione San Marino 2020 hanno, pertanto, ritenuto di promuovere una nuova iniziativa capace di  rappresentare la volontà, condivisa da larga parte della società civile,  di attivare, con la domanda di adesione, la procedura  che ci consentirebbe nel dettaglio ed in modo trasparente  di valutare tutte le condizioni, i costi ed i benefici di una piena integrazione nell’Unione, essendo la Repubblica uno Stato avente i requisiti previsti per l’ammissione, nonché uno Stato pienamente sovrano.
Con la convinzione che in un moderno sistema  democratico l’opinione  della società civile non possa essere ignorata dalle istituzioni rappresentative dello Stato si è ritenuto che l’antico istituto dell’istanza d’arengo potesse essere il tramite più corretto per far arrivare la voce dei cittadini direttamente  alla Reggenza ed al Consiglio Grande e Generale.
E’ così che i Promotori del referendum e la Fondazione San Marino 2020 hanno proposto di formalizzare un’istanza d’arengo  per chiedere “che il Consiglio Grande e Generale voglia precisamente impegnare il Governo e, per esso,  il Segretario di Stato per gli Affari Esteri a presentare formale domanda di adesione della Repubblica all’Unione Europea ai sensi dell’articolo 49 del Trattato dell’Unione”.
All’invito dei Promotori del referendum e della Fondazione San Marino 2020 hanno risposto  cittadini e rappresentanti di sindacati, associazioni di categoria ed associazioni culturali  a dimostrazione dell’attenzione che la cittadinanza riserva alla questione delle relazioni con l’Unione Europea.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy