San Marino. Un’Istanza d’Arengo per il cambio di paradigma nei confronti della disabilità

San Marino. Un’Istanza d’Arengo per il cambio di paradigma nei confronti della disabilità

“Oltre un miliardo di persone, circa il 15% della popolazione mondiale, vive con una qualche forma di disabilità, un dato destinato a salire per l’incremento di contesti di povertà estrema, conflitti armati, disastri ambientali, nonché per la tendenza all’invecchiamento della popolazione mondiale”.

Lo rende noto Attiva-Mente, spiegando in una nota che, “per l’Organizzazione mondiale della sanità, le persone con disabilità sono coloro che presentano durature menomazioni, fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri”.

Con questa definizione, “si stabilisce, dunque, che la disabilità non è più da intendersi come una caratteristica, bensì è l’interazione negativa con il contesto a determinare gli effetti disabilitanti delle persone”.
La disabilità “dipende da fattori materiali e immateriali esterni alla persona; non solo, potremmo anche affermare con ragionevole certezza, che la disabilità interessa e condiziona chiunque in una determinata fase della vita”.

E non è finita qui: “Pertanto, e considerato che la disabilità riguarda tutti, dovremmo ciascuno di noi, dal comune cittadino al pubblico amministratore responsabile, adoperarci per non ‘produrre disabilità’, ma impegnarci per abbattere muri e pregiudizi, al fine di costruire una società, che includendo realmente e pienamente le persone con disabilità nel mondo della scuola, del lavoro, del tempo libero, ecc., diventi una società migliore per tutti. Passare dal Modello Medico che definiva la disabilità solo in base alla diagnosi medica considerando le limitazioni dipendenti da essa e insite, quindi, nella persona, al Modello Sociale, riassunto nella definizione sopra citata, non significa negare o sottovalutare le esigenze di cura delle persone con disabilità, ma superare quell’approccio ritenuto concettualmente sbagliato perché riduce il tutto, nel vedere una persona bisognosa di cure e i problemi di salute più o meno connessi alla sua menomazione”.

E ancora: “La disabilità non è una malattia. Purtroppo leggiamo e ascoltiamo troppo spesso nel linguaggio quotidiano, espressioni del tipo ‘affetto da disabilità’, ‘affetto da paraplegia’, ‘affetto da sindrome di Down’, ecc.  E anche, ‘portatore di handicap’, ad esempio, è un termine che descrive la disabilità come un peso da portare, come un fardello di sofferenza che grava sulla persona. Le persone con disabilità, casomai, portano con sé pregi, difetti e storie esattamente come tutte le altre persone, e non l’handicap. Perché, come detto, è il contesto esterno a determinare il loro svantaggio in base alle difficoltà che a loro pone. È una questione prettamente culturale; Attiva-Mente prosegue il proprio impegno nel creare consapevolezza, dare attenzione al linguaggio, ecc. ma è tempo di passare da una visione risarcitoria, pietistica e di cura, che ha accreditato e alimentato per anni una concezione di tipo ‘medico’, a una visione ‘sociale’ focalizzata sul reale e pieno godimento dei diritti da parte delle persone con disabilità. Tutti i diritti, così come stabilisce, senza mezzi termini, la Convenzione Onu dei diritti delle persone con disabilità”.

Ecco perché Attiva-Mente ha deciso di proporre “l’Istanza d’Arengo per il cambio di paradigma nei confronti della disabilità, affinché si strutturi un riferimento per l’Amministrazione e i cittadini, capace di prestare un’attenzione complessiva dei differenti bisogni, secondo un approccio basato sul rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Proponiamo la configurazione di un ente omnicomprensivo con cui rapportarsi oramai presente nella maggior parte  degli Stati Parte della Convenzione (in Italia hanno addirittura istituito il ministero della Disabilità) anche a San Marino dove, invece, ci si relaziona prevalentemente e saldamente solo con l’ambito sanitario e socio sanitario”.

Per chi volesse sottoscrivere online l’Istanza d’Arengo, c’è tempo sino al 31 marzo accedendo da questo indirizzo internet: https://www.attiva-mente.info/istanza-d-arengo-per-cambio-paradigma-nei-confronti-della-disabilita.

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