Un mese fa, esattamente lo scorso 2 settembre, rivolgemmo al Congresso di Stato alcune domande in merito alla nomina del nuovo Direttore Generale della Funzione Pubblica. I nostri interrogativi nacquero a seguito della diffusione di alcune notizie riguardanti questa nomina tanto attesa e delicata.
Domande a cui il Governo, muovendosi con evidente circospezione, ha evitato di rispondere. Su una testata locale era apparsa, infatti, la notizia in cui si pubblicava l’identità della persona, designata dal Governo, per ricoprire questo posto. Secondo l’articolo la nomina sarebbe ricaduta su un professionista non sammarinese. Stando ai rumors, sempre più frequenti, questa soluzione avrebbe addirittura ottenuto il placet del governo e della maggioranza. Una soluzione che, una volta ufficiale, non convincerà pero’ la cittadinanza. E’ possibile – sara’ infatti legittimo chiedersi – che non ci siano professionalità’ sammarinesi capaci di guidare il nuovo percorso per l’amministrazione e per i suoi dipendenti? E’ possibile – sara’ altrettanto legittimo pensarlo – che tra gli oltre CINQUANTA dirigenti pubblici non vi siano figure in grado di assumersi questo incarico? Dobbiamo quindi pensare che i dirigenti pubblici siano tutti impreparati, inadeguati, inesperti o peggio restii a ricoprire questo ruolo? Difficile, sinceramente, crederlo. Dopo anni in attesa degli effetti delle rivoluzionarie riforme della pubblica amministrazione, ecco il grande risultato: un’altra figura apicale e strategica delle nostre istituzioni sara’ appaltata in favore di una figura esterna. Sbandierare la tanto invocata sammarinesita’, solo quando fa comodo, comincia ad essere un giochino inaccettabile.
PARTITO SOCIALISTA
UNIONE PER LA REPUBBLICA