Medici ospedalieri: “data certa per le vaccinazioni”
Sul Titano non si sa ancora quale dei vaccini potrà essere somministrato. Preoccupazione dell’Asmo.
Quasi 8mila le persone vaccinate nella vicina Emilia-Romagna, di cui le dosi somministrate a ieri sono 2.430, a donne e uomini che lavorano nella sanità regionale fra medici, infermieri e operatori, e nelle CRA, le strutture residenziali per anziani, compresi i degenti. Fra questi anche due professionisti sammarinesi, Emmanuel Gasperoni, medico anestesista del servizio sanitario regionale dell’Emilia Romagna, e Alessandra Mularoni, Dirigente infettivologa presso l’Istituto Mediterraneo dei Trapianti.
Entro il 25 gennaio, in EmiliaRomagna arriveranno 220 scatole di vaccino PfizerBioNtech; all’interno di ogni confezione ci saranno fino a 1.170 dosi, per un totale di oltre 257.400. Saranno consegnate e distribuite alle Aziende Usl e alle Aziende ospedalierouniversitarie, da Piacenza a Rimini, per questa prima fase della campagna di vaccinazione rivolta al mondo della sanità e delle strutture residenziali per anziani e persone con disabilità. Come previsto dalla macchina organizzativa messa a punto da Regione e Aziende sanitarie, ad essere vaccinati, già dal 27 dicembre scorso, sono stati donne e uomini da mesi in prima linea nella lotta al virus: medici, infermieri e operatori delle strutture sanitarie e socioassistenziali, a partire da coloro i quali hanno vaccinato e che dovranno poi vaccinare i colleghi.
Tutto questo succede nella vicina Emilia Romagna, mentre sul Titano ancora non si sa quale dei vaccini potrà essere somministrato; e non verrà consegnato direttamente dai produttori dei vaccini stessi, come sarebbe logico avvenisse per un Paese come San Marino, ma per il tramite dell’Italia. Una gestione della emergenza da parte della Segreteria alla Sanità che preoccupa anche l’Associazione Medici Ospedalieri, che chiede a gran voce una data certa di inizio della campagna vaccinale nel nostro Paese. Che vi fosse molto malumore e preoccupazione fra i medici era già noto, ma i numeri crescenti dei contagi e il fatto che alcuni medici si sono ammalati proprio di covid durante il loro esercizio, ha indotto medici, paramedici e tutti gli operatori della sanità sammarinese a chiedere con forza delle risposte alle loro domande.
E con una nota inviata alla stampa, “l’Associazione Sammarinese Medici Ospedalieri intende condividere le proprie preoccupazioni in merito alla campagna vaccinale contro il coronavirus, in quanto, essendo continuamente in contatto con le realtà vicine dell’Area Vasta e con i colleghi d’oltreconfine, sa che entro la prossima settimana tutto il personale sanitario delle Asl limitrofe – Ravenna, Rimini, Faenza, Forlì e Cesena – verrà sottoposto, e in buona parte lo è già stato, alla prima dose del vaccino e che la campagna vaccinale verrà conclusa prima della fine di gennaio. Questo comporta – fa sapere l’Asmo – che tutte le realtà ospedaliere del circondario saranno finalmente in grado di operare, entro tale data, nella massima sicurezza e in grado di garantire l’efficienza di tutti i servizi. Purtroppo ad oggi – continua l’Associazione Medici Ospedalieri – non è dato sapere cosa accadrà per il nostro ospedale. Sottolineiamo che essendo la nostra una realtà autonoma e purtroppo in buona parte obbligata alla autosufficienza, si rende ancora più impellente la necessità di vaccinare tutto il personale sanitario per consentire la continuità dei servizi, anche alla luce dei recenti numeri che non appaiono per niente incoraggianti e del fatto che anche alcuni medici si sono recentemente ammalati di questa patologia. Chiediamo quindi – conclude l’Asmo – come sanitari tutti – medici, paramedici ed operatori in toto della sanità sammarinese – una data certa di inizio della campagna vaccinale nel nostro Paese.