San Marino. Vaccini: ritardo inaccettabile, Libera

San Marino. Vaccini: ritardo inaccettabile, Libera

Libera: “Sui vaccini un ritardo inaccettabile”

Ciacci: “Su Caso Titoli abbiamo chiesto gli atti”

Simon Pietro Tura

Nella conferenza stampa di Libera, Matteo Ciacci, Vladimiro Selva e Giuseppe Morganti hanno trattato due temi principali: la situazione dell’Iss, il “Caso Titoli”. Proprio su quest’ultimo ha esordito Matteo Ciacci, che ha dichiarato che “Libera ha sempre chiesto che il Parlamento venisse messo a conoscenza del decreto di archiviazione di Morsiani per poterne discutere. Grazie alla legge sulle risoluzioni bancarie del 2019, di cui noi siamo stati i principali promotori sono stati recuperati circa 60 milioni di euro tra falcidie e interventi su capitale sociale. Ci fa piacere che il Governo abbia convocato l’Avvocatura dello Stato per avere approfondimenti sulla questione, chiederemo un comma specifico per parlarne in Aula” afferma Ciacci, che poi prosegue: “Siamo contenti di aver difeso i vertici di Banca Centrale sulla questione e nonostante le diffide di Bronzetti chiederemo che venga fatta luce sui fatti, perché le responsabilità politiche devono venire fuori. Non è una battaglia personale, ma semplicemente di onestà e credibilità”.

Sulla situazione dell’Iss è Vladimiro Selva a esporre i propri dubbi: “Abbiamo chiesto un’audizione al dottor Rinaldi, che qualche giorno fa si è dimesso da direttore dell’Authority. Il riferimento di Ciavatta, che allude solo a un fatto personale del dottor Rinaldi ci sembra parziale. Vorremmo avere dalla sua voce una conferma, o sapere se ci sono altre valutazioni che lo hanno spinto a lasciare l’incarico, soprattutto per quello che riguarda la situazione all’interno del Casale la Fiorina. Siamo l’unico Paese in Europa che al momento non ha fatto vaccinazioni per i cittadini a rischio. Il problema, oltre a quello delle tempistiche, è quello dei numeri. Quante dosi arriveranno a San Marino?” si chiede Selva.

L’ultimo a prendere la parola è Giuseppe Maria Morganti, anche lui tratta la questione vaccini: “L’accordo con l’Italia dell’11 gennaio è arrivato in ritardo per una frizione fortissima con il Ministro italiano Speranza, che ha visto disattesi gli impegni presi dal Titano a marzo 2020, quando fu firmato un ottimo accordo che ci permise di avere un aiuto in un momento drammatico per il nostro ospedale. Dall’estate in poi il Governo è impazzito con scelte discutibili, facendo perdere di credibilità alla Repubblica. In ogni caso l’accordo con l’Italia non è sufficiente per coprire il nostro fabbisogno”.

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