Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Vulcano 2, ecco come il clan si impadroniva delle aziende
Nella lunga lista di episodi che il Pm Enrico Cieri contesta nell’avviso di chiusura delle indagini per la vicenda Vulcano2, ce ne sono alcuni che fanno capire come il clan organizzato da Franco Vallefuoco riusciva ad impadronirsi di aziende tra l’Emilia Romagna, le Marche e la Toscana, attraverso le quali poi emettere fatture false e titoli da scontare presso le banche che, a loro volta, erogavano credito al gruppo. Attività di sconto di assegni che, secondo quanto emerso anche dall’indagine Staffa, veniva compiuta anche attraverso Fincapital e presso un po’ tutte le banche sammarinesi.
Tra le contestazioni mosse dal Pm Cieri compare, a carico di Franco Vallefuoco, Roberto Zavoli e altre tre persone, anche quella di truffa aggravata. Un raggiro attraverso il quale si erano impadroniti di una società toscana in provincia di Firenze. Gli indagati “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, si procuravano l’ingiusto profitto della disponibilità della azienda e delle quote sociali di Himo s.r.l., inducendo in errore l’amministratore con artifizi
e raggiri consistiti nel promettergli il corrispettivo di 100.000 euro – di cui 28.000 all’atto notarile di cessione dell’impresa ed euro 70.000 con successivo finanziamento – acquisendo fraudolentemente la disponibilità dell’azienda e la titolarità delle quote mediante l’intestazione fittizia al prestanome Lino Alessandri, oggi deceduto”. Per la verità, poi, Vallefuoco e Zavoli, che avevano trattato la compravendita dell’impresa, non pagarono mai l’importo pattuito, pur impadronendosi della società. (…)