L’Accordo San Marino e Unione Europea firmato nel 1991 ed entrato in vigore nel
2002 prevedeva all’art. 26 la possibilità di modificarlo nei punti ove si fossero
manifestate difficoltà di applicazione entro i cinque anni dall’entrata
in vigore. San Marino non ne approfittò per trascuratezza della sua classe dirigente.
Fiorenzo Stolfi, nel 2007, si giustificò sostenendo che invece di correggerlo era meglio riscriverlo.