La Giochi del Titano, società a partecipazione statale che gestisce gioco d’azzardo e scommesse nella Repubblica di San Marino, dice la sua durante la conferenza stampa di oggi, parlando dei risultati raggiunti dall’azienda nell’anno 2010 e rispondendo ad una serie di questioni che negli ultimi tempi stanno accendendo il dibattito in repubblica.
Un anno tutt’altro che negativo il 2010, che vede una chiusura del risultato d’esercizio in netto miglioramento rispetto alle precedenti annate. Il segno resta comunque negativo, ma si passa da un -12% ad un più contenuto -1,8%.
La società quindi, nonostante appaia ancora lontana dalla piena salute economica, sembra aver imboccato la strada giusta, e la ricetta che ha permesso di contenere il deficit pare aver funzionato, diversificando l’offerta e riorganizzando la gestione.
Per quanto riguarda invece la serie di polemiche delle scorse settimane, la risposta dell’amministrazione non si fa attendere. Si incomincia parlando della questione della telecamera nascosta che ha portato ad una denuncia dei dipendenti della società.
Salvatore Caronia, Direttore, afferma addirittura che il CDA ha scoperto dell’avvenuta denuncia solo dai giornali, aggiungendo che sarà a questo punto la magistratura a chiarire la situazione.
Si parla anche di “Parentopoli”, spiegando che “non esiste nessun caso”, e che la politica dell’azienda è quella di assumere unicamente secondo necessità e competenza del personale. Nessuna ingerenza insomma.
In chiusura, arriva la questione del Casinò. Posta dal Caronia più come una possibilità di espansione dell’attuale azienda, che come un vero e proprio “Casinò” inteso nel senso più classico del termine. Secondo la dirigenza, questa opzione permetterebbe alla Giochi del Titano di restare competitiva sul mercato, senza dover a tutti costi realizzare una vera e propria realtà alternativa come potrebbe essere un “classico Casinò”.