Sanità, C10: ‘Il Congresso se ne frega di tutti, chiesto un incontro urgente alla Reggenza’

Sanità, C10: ‘Il Congresso se ne frega di tutti, chiesto un incontro urgente alla Reggenza’

Sanità, C10: “Il Congresso se ne frega di tutti, abbiamo chiesto un incontro urgente alla Reggenza”
All’interno delle dinamiche politiche di un Paese democratico come la Repubblica di San Marino vi sono infinite sfumature di colore, nelle azioni e nelle dichiarazioni degli attori, ma vi sono dei punti, dei paletti, che sarebbe bene non superare mai. Perché se superati, fanno venire a meno i presupposti stessi di un corretto funzionamento delle Istituzioni democratiche.
Quello che è successo giovedì scorso nella consueta riunione del Congresso di Stato, è l’ennesimo colpo basso che il governo ha inteso rivolgere al Consiglio Grande e Generale.
Sono stati infatti riconfermati, fino al 1 gennaio 2017, i vertici dell’ISS, disattendendo senza problemi un Ordine del Giorno, promosso e votato da quasi tutti i commissari di maggioranza, compresi i compagni di partito del Segretario Mussoni, e da alcuni di opposizione, che chiedeva di prendere atto delle dimissioni presentate pochi giorni fa dal Comitato Esecutivo. Civico10 non ha firmato e votato quell’Odg solo per il fatto che non comprendeva alcun cenno alle responsabilità della Segreteria di Stato.
Sono stati innumerevoli, nell’arco dei quasi quattro anni di questa legislatura, i casi di Ordini del Giorno non rispettati dal Governo, ma in questo caso si è superato un punto di non ritorno.
Proprio per questo abbiamo chiesto un incontro urgente agli Eccellentissimi Capitani Reggenti: quello che sta avvenendo è, a nostro avviso, una mancanza di rispetto nei rapporti istituzionali. Ci siamo sempre battuti per una politica che rispetta gli impegni e che rispetta gli altri attori istituzionali in campo: qui invece sono saltati tutti gli schemi, con il Congresso che fa quello che vuole e se ne frega di tutti.
In questo ultimo caso legato all’ISS, non si tratta di problemi legati a tempistiche o difficoltà logistiche, ma di una palese e dichiarata volontà, da parte del Segretario di Stato alla Sanità in primis poi seguito da tutti gli altri membri di governo, tranne da un congressista, in maniera consenziente, di sconfessare le chiare indicazioni della Commissione. Una volontà condita – come se non bastasse – da parole e accuse gravi rivolte agli stessi compagni di maggioranza.
Faide interne ai gruppi di maggioranza, quindi, stanno sfociando in una vera e propria crisi istituzionale, che sta mettendo in imbarazzo il Paese intero. Si tratta di una situazione che rende praticamente inutile continuare a parlare di banche, di lavoro, di rilancio economico, di energia.
In un contesto simile, che siamo purtroppo costretti a vivere e denunciare da anni, ormai, l’unica possibilità per far ripartire in Paese incagliato in queste logiche è approvare velocemente un Progetto di legge che modifichi la legge elettorale e referendaria nella direzione indicate dai cittadini il 15 maggio scorso e tornare il più in fretta possibile al voto.
Movimento Civico 10
11:19 10/07/2016

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