Ieri è stata eseguita l’autopsia sulla salma del commerciante santarcangiolese 43enne trovato morto nell’abitazione di una escort a Rivabella.
A causare il decesso dell’uomo sono stati i problemi cardiaci dei quali soffriva da tempo.
Non è escluso però che uno sforzo fisico o l’assunzione di sostanze stupefacenti abbiano inferto il colpo fatale.
Il professor Giuseppe Fortuni non ha riscontrato tracce di sostanze stupefacenti ma solo una malattia di base genetica provocata da una cattiva assimiliazione del ferro, condizione che nuove al muscolo cardiaco, affaticandolo e rendendo critico il suo regolare funzionamento.
Nel corso dell’autopsia sono stati prelevati dei reperti di tessuto e inviati ai laboratori di Ferrara dove saranno analizzati per la ricerca di eventuali tracce di droga.
La prostituta avrebbe detto agli inquirenti che era il suo cliente a procurare, anche negli incontri precedenti, le dosi di cocaina per entrambi.
Nel frattempo il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha aperto un fascicolo ipotizzando una morte come conseguenza del reato di spaccio.
Le ricerche delle forze dell’ordine puno sulle ultime telefonate effettuate dall’uomo col suo cellulare e sui suoi contatti avuti con amici e conoscenti per scovare lo spacciatore.
Fonte: “La Voce di Rimini”