Sara Monaci,IlSole24Ore: Mps, l’inchiesta sbarca alle Bahamas

Sara Monaci,IlSole24Ore: Mps, l’inchiesta sbarca alle Bahamas

IlSole24Ore

Nuovi sviluppi sulla banda del 5%

Mps, l’inchiesta sbarca alle Bahamas

Sara Monaci

A Siena proseguono le indagini sulla “banda del 5%”. I pme il nucleo Valutario della Gdf stanno ricostruendo gli enormi flussi di denaro derivanti dalle creste cheimanagerinfedeli di Mps(insiemea broker esterni) hannoaccumulato in almeno dieci anni di attività illecite. Finora si era parlato della società Enigma di Londrae Malta, utilizzata per la triangolazione del denaro all’estero e l’accumulo occulto di commissioni gonfiate, transitati edepositati poi in conti bancari di paradisi fiscali europei enon: dalla Svizzera a San Marino fino alla Repubblica di Vanuatu. Ora gli inquirenti hanno individuato altre due società: Rockport, che ha sede a Londra e filiali alle Bahamas, e Lambda, che ha sede a Lugano con filiali a Panama. Nell’isola di Guernsey ci sarebbero inoltre conti correnti utilizzati per il passaggio di molti milioni. Presto la procura avvierà le rogatorie internazionali. Il giro grosso modo funziona così. I manager mettonoinpiedioperazioni spessoinutili ai fini aziendali, utili solo a giustificare il movimento di denaro e le eventuali commissioni, incassate dai broker esterni che vendono i prodotti finanziari. Le commissioni gonfiate, spartite fra gli “ideatori” interni ed esterni alle banche, vengono portate in filiali off-shore dasocietà europeeorganizzate conreti nei paradisi fiscali, perpoirientrare in Europa, in conti correnti di paesi a fiscalità agevolata.
Fino a questa estate erano state individuate “creste” per 80 milioni; nelle ultime settimane sarebbero state ritrovate altre decine di milioni di euro. Le commissioni occulte sono state in gran parte attribuite all’ex responsabile finanziario di Mps Gianluca Baldassarri, e a seguire al suo vice Alessandro Toccafondi, al funzionario di Mps Antonio Pantalena, ai broker David Ionni e Fabrizio Cerasani della Enigma, al broker Luca Borrone e all’ex presidente dell’azienda toscana Richard Ginori, Roberto Villa, già indagato per bancarotta fraudolenta. Per loro l’accusa dei procuratori senesi è il riciclaggio internazionale. Tanto che per Baldassari è stato aperto un fascicolo anche dalle autorità giudiziarie del Canton Ticino. Ma il sospetto è che questo grande flusso di denaro nonmovimentato successivamente sia stato in realtà accumulato da molte altre persone, per cui Baldassarri lavorava.
Della panamense Lambda si era già parlato sul Sole 24 Ore (vedi Plus24 del 2 giugno 2012). Dal 2001 al 2003 direttori della succursale svizzera, LambdaSecurities, sono stati F. A. ed A. T.: quest’ultimo è un ex agente di Borsa, nome noto sulla piazza finanziaria milanese negli anni 80 e 90. Di T. si perdono le tracce nelle cronache italiane dopoche il suo nomeviene accostato nel 1999 all’affare Tripcovich, l’holding triestina di trasporti e servizi, quotata a Milano e poi fallita. T. è stato, da solo, direttore della filiale svizzera di Lambda fino al 27 febbraio 2012, quando la società è stata cancellata dal registro delle imprese elvetiche.
Lambda, fino al febbraio 2003, aveva la sede a Viganello, in Via Luganetto 3 (Lugano), stesso indirizzo della succursale di Gdp, società fondata da Romano Binotto e dallo stesso Villa. Quest’ultimo aveva da anni rapporti di amicizia con Baldassarri. In Lambda hanno inoltre lavorato bond trader assunti in precedenza nella Gdp di Villa.

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