Con due distinti e durissimi comunicati – e il solito vezzo omertoso – Sinistra Unita e
Partito dei Socialisti e dei Democratici (ex coalizione Riforme e Libertà, minoranza in Consiglio Grande e Generale) avevano denunciato uno scandalo nelle graduatorie scolastico dove ci sarebbe stato di mezzo il figlio di un – non indicato – Segretario di Stato.
Il nome del presunto ‘beneficiario’ ( ‘il figlio del Segretario alle Finanze Pasquale Valentini ‘) è stato pubblicato ieri da David Oddone di L’Informazione di San Marino.
Oggi Jeffrey Zani di La Tribuna Sammarinese torna sulla vicenda con l’articolo:
Paolo Valentini smentisce: ‘E’ una menzogna. Non avrò alcun vantaggio’. In graduatoria, con il decreto, è 38esimo. L’abbaglio di Su e Psd sulla legge ad personam.
Zani fra l’altro scrive: Nelle
liste, infatti, compare
suo figlio Paolo. Che con
il nuovo metodo di calcolo
figura, però, al 38esimo
posto nelle graduatorie
delle scuole superiori.
E al 43esimo nelle medie.
Lontano, quindi, dalle
posizioni che gli attribuirebbero
i vantaggi insinuati
da Su e Psd.
‘E’ una menzogna’, si difende
il diretto interessato.
‘L’anno scorso – prosegue
– chi era al 38esimo
posto non è nemmeno riuscito
a fare supplenze di
sostegno’. Paolo Valentini
smentisce poi ‘chi ha
scritto che avrò accesso
a un incarico di ruolo.
E’una cosa assurda’,
commenta.
Il salto in avanti nelle
graduatorie, con il decreto,
c’è stato. Ed ha ristabilito,
secondo Valentini,
un giusto equilibrio
nell’assegnazione dei
punteggi. ‘L’anno scorso
mi ritrovavo con 10 punti
in meno di chi aveva i
miei stessi titoli.
Per questo
feci un ricorso, che
non venne accolto. Ora –
spiega – mi viene semplicemente
riconosciuto un
punteggio per il mio voto
di laurea, che prima non
veniva conteggiato’.
Ora non resta che aspettare le scuse pubbliche di Su e Psd.