Scudo fiscale, stimato danno a San Marino

Scudo fiscale, stimato danno a San Marino

Scudo fiscale: possibili impatti per il Titano

L’analisi di The EuropeanHouse Ambrosetti poi si sposta su un altro versante: lo scudo fiscale, affronta i suoi possibili impatti sulla raccolta bancaria del Titano. Lo scudo fiscale attuato dal governo italiano nel triennio 2001-2003 prevedeva l’applicazione di un’aliquota pari al 2,5% sui capitali riemersi. Il contribuente italiano poteva scegliere se rimpatriare il denaro (rientro fisico del patrimonio), oppure, se regolarizzare la propria posizione (rimpatrio giuridico) continuando a detenere il denaro presso i deposti esteri. Nel triennio 2001-2003 dalla Repubblica di San Marino sono emersi patrimoni italiani per un totale di 1,471 miliardi così suddivisi: rimpatri, 1,058 miliardi di euro (pari al 2,3% del totale italiano); regolarizzazioni 412,3 milioni di euro (pari all’1,3% del totale). Questi patrimoni hanno generato per le casse dello Stato italiano un gettito fiscale di circa 37 milioni di euro. I rimpatri di capitali in Italia da San Marino (1,058 miliardi di euro) hanno rappresentato una riduzione dell’11,4% dello stock della raccolta bancaria sammarinese al 2003, pari a 9,324 miliardi di euro. Il varo di un nuovo scudo fiscale da parte dell’Italia, secondo Ambrosetti, con un impatto simile a quello 2001-2003, potrebbe portare a una riduzione della raccolta nell’ordine di 1,65 miliardi di euro. Un autorevole banchiere italiano che opera nel Principato di Monaco, Enrico Braggiotti, ha stimato che, se prendesse corpo uno scudo fiscale europeo sulla scorta dell’azione concordata al G20 londinese, la perdita del sistema monegasco sarebbe di circa 1/3 della raccolta bancaria totale.
Per il sistema sammarinese uno scenario di questo genere significherebbe una riduzione di circa 4,6 miliardi di euro. Due sono gli effetti causati dal calo della raccolta bancaria a causa del varo di uno scudo fiscale. Il primo è l’impatto sul Pil derivante dalla variazione dei risultati economici degli istituti bancari. La riduzione del margine di intermediazione di ogni banca, e di conseguenza del proprio utile, comportano una minore contribuzione alla generazione del Prodotto Interno Lordo sammarinese da parte del settore bancario.

L’altro effetto si avrà sul bilancio dello Stato: il calo dell’ammontare imponibile delle banche comporta una riduzione delle entrate fiscali per il Paese, dovute al calo dell’imponibile delle banche. Inoltre, si deve considerare la perdita di entrate fiscali derivante dalla riduzione del reddito da capitale (interessi, commissioni, su operazioni, dividendi, plusvalenze).

Va sottolineato, però, con forza che la Repubblica di San Marino non è soltanto numeri, soldi, ma rappresenta un unicum straordinario per storia, centro storico e territorio, che non a caso, il Patrimonio mondiale dell’Unesco ha celebrato con l’inserimento nella sua prestigiosa Lista.

Il suo ruolo nei grandi organismi internazionali anche per questo ha raggiunto il posto che gli compete come grande rappresentante dei Piccoli Stati.

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