Segr. Territorio: Accordo tra il Titano e la Regione Emilia-Romagna per favorire e sostenere una forte cooperazione in molteplici campi economico-ambientali

Segr. Territorio: Accordo tra il Titano e la Regione Emilia-Romagna per favorire e sostenere una forte cooperazione in molteplici campi economico-ambientali

La Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente, l’Agricoltura e i Rapporti con l’A.A.S.L.P., comunica che, a conclusione di un lungo iter di formazione avviato nel luglio 2009, la Regione Emilia Romagna ha inviato al Ministero degli Affari Esteri la richiesta dei poteri di firma al Presidente Vasco Errani per la sottoscrizione dell’Accordo di Collaborazione Generale fra la Repubblica di San Marino e la Regione medesima. Tale atto rappresenta il completamento di una complessa ed articolata trattativa che ha visto coinvolti la delegazione sammarinese incaricata, i funzionari, la Direzione Generale ed i competenti Assessorati della Regione Emilia-Romagna ed il Ministero degli Affari Esteri.
L’Accordo rappresenta un importante atto con il quale le Parti – oltre a stabilire efficaci metodologie di azione condivisa attraverso tavoli tecnici permanenti – si impegnano a favorire e sviluppare una forte cooperazione in molteplici campi ovverosia in campo economico e di sostegno delle imprese operanti sui rispettivi territori, nel settore sanitario e socio-sanitario, in campo faunistico-venatorio, nella tutela dell’ambiente e specificamente in materia di servizi idrici, nel settore della Protezione Civile, nell’agricoltura e certificazioni fitosanitarie, nell’ambito dei trasporti e delle infrastrutture, nel campo della ricerca, dell’innovazione tecnologica e della collaborazione scientifica, didattica e formativa, in materia di razionalizzazione della spesa.
Particolarmente significativa è l’intesa raggiunta nel settore delle infrastrutture ove l’Accordo definisce una forte collaborazione fra le Parti per razionalizzare la viabilità stradale fra RSM e RER al fine di implementare e rendere più efficaci i collegamenti da e per la RSM mediante interventi di riqualificazione della Strada Statale 72 (Consolare Rimini-Rep.San Marino), la creazione di nuovi collegamenti fra la RSM e la rete autostradale insistente sul territorio della RER, la realizzazione di nuovi innesti fra la viabilità interna della RSM e la Strada Provinciale N°258, il potenziamento dell’esistente viabilità secondaria di collegamento fra il Castello di Faetano e la città di Rimini, l’attuazione di iniziative congiunte volte a consentire l’accesso a fondi e finanziamenti dell’Unione Europea.
Per quanto concerne la cooperazione nel settore delle infrastrutture, la Segreteria di Stato comunica, inoltre, come si siano conclusi i lavori del Gruppo Tecnico misto composto da funzionari della Repubblica di San Marino, dei Comuni di Rimini e Coriano, della Provincia di Rimini, dell’A.N.A.S. e della Regione Emilia Romagna di cui alla delibera congressuale n.34 del 18 gennaio 2011 costituito per lo studio di interventi volti al miglioramento della mobilità fra il Comune di Rimini e la Repubblica di San Marino.
Tale Gruppo ha prodotto tavole progettuali preliminari relative alla messa in sicurezza e riqualificazione della Strada Statale 72 mediante la proposta di eliminazione di numerosi accessi, la realizzazione di strade di arroccamento, il miglioramento delle intersezioni nell’intento di coniugare le esigenze di maggiore sicurezza nella circolazione veicolare e pedonale con quelle di migliore fluidità dei flussi di traffico. Il Gruppo – con la preziosa collaborazione dei funzionari del Comune di Rimini – ha, altresì, elaborato uno studio di fattibilità relativo alla realizzazione di un innovativo sistema di trasporto collettivo a guida vincolata con rotabili di tipo leggero che unisca i principali poli di attrazione del territorio riminese con quello sammarinese; lo studio comprende l’identificazione di tre possibili tracciati con i relativi costi di costruzione e gestione, i punti di snodo e le fermate, i punti di scambio con il TRC (Trasporto Rapido Costiero) nonché una preliminare analisi economica dalla quale si evince – analizzando costi, bacino di utenza e presumibili tariffe del servizio – la sostenibilità economica dell’intervento mediante lo strumento della finanza di progetto.

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