Segreteria Interni: bandi selezione pubblici

Segreteria Interni: bandi selezione pubblici

In merito agli articoli pubblicati in data odierna sulla stampa locale, la Segreteria di Stato per gli Affari Interni, la Giustizia e la Funzione Pubblica e la Direzione Generale della Funzione Pubblica ritengono necessarie alcune precisazioni e considerazioni per informare correttamente sui provvedimenti in questione; ritengono, infatti, di primaria importanza comunicare alla cittadinanza ed agli stessi dipendenti pubblici, che le deliberazioni assunte per il reclutamento delle figure professionali citate, indispensabili per attività qualificate presso Uffici Pubblici, sono pienamente rispettose della normativa vigente.
Le deliberazioni assunte dal Congresso di Stato fanno seguito alla proposta di attivazione di nuovi incarichi da parte dei Dirigenti e Direttori di Dipartimento, assoggettati a preventivo accordo con le Organizzazioni Sindacali così come stabilito dalla disciplina vigente, accordo cui è subordinata l’emissione dei bandi di selezione di cui sopra.
La proposta risponde anche all’esigenza di attuare il graduale processo per il ricambio generazionale e di competenze nell’Amministrazione Pubblica, in conformità agli indirizzi espressi dal Consiglio Grande e Generale che individuano nella pianificazione pluriennale delle nuove assunzioni, entro misure definite, lo strumento per attuare tale rinnovo in maniera sostenibile per il bilancio dello Stato.
La proposta, infine, ha indicato anche la modalità di reperimento di tali figure, facendo dunque ricadere la scelta sulla selezione pubblica e non sul semplice ricorso alle pubbliche graduatorie, anche su indicazione del Sindacato, con l’obiettivo di consentire il più ampio accesso alla procedura. Resta fermo che, successivamente all’approvazione del Primo Fabbisogno del Settore Pubblico Allargato, la copertura di posti definitivamente vacanti avverrà esclusivamente con lo strumento del concorso.  
Si tiene a rilevare, inoltre, che per la selezione pubblica è fatto rinvio, per tutto quanto compatibile, al concorso pubblico, al quale è assimilabile sia per il rigore della valutazione dei candidati, sia per il livello di preparazione atteso che per le modalità di attribuzione del punteggio. La legge n.107/2009, che prevede la forma di selezione prescelta, sancisce come le procedure siano orientate alla individuazione, con la maggior trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità possibile, del personale dotato dei requisiti professionali necessari all’Amministrazione Pubblica per lo svolgimento dei compiti istituzionali cui è preposta.

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