Segreteria Territorio, risposta alla Micologica per Galazzano

Segreteria Territorio, risposta alla Micologica per Galazzano

Al fine di evitare la diffusione di ulteriori informazioni false e strumentali da parte dell’Associazione Micologica Sammarinese, quali quelle pubblicate dal quotidiano “La Tribuna” e dal periodico “Il Sottobosco”, in merito agli interventi oggetto della decisione assunta dal Consiglio Grande e Generale nella seduta del 21 marzo u.s., la Segreteria di Stato per il Territorio è a comunicare quanto segue.
In primo luogo, per quanto riguarda l’entità delle opere pubbliche che il privato dovrà realizzare quale corrispettivo dell’area assegnatagli già nel 2003, l’AMS ha fornito nell’ultimo numero del proprio periodico “Il Sottobosco” una informazione volutamente distorta e imprecisa insinuando come sussista una “sospetta” difformità fra quanto deliberato dal Consiglio Grande e Generale e quanto disposto dal Congresso di Stato.
In verità, non vi è alcuna incertezza nell’individuazione del valore di tali opere che ammonta, in conformità alla delibera dell’On.le Consiglio Grande e Generale adottata nella seduta del 21 marzo u.s., ad € 600.000,00 destinati alla costruzione di infrastrutture di pubblica utilità da individuarsi in accordo con la Giunta di Castello competente: in sostanza, l’ammontare delle opere che dovrà eseguire il privato è stato aumentato da € 477.750,00 previsti nelle deliberazioni del 2003 a € 510.000,00 stabiliti nella delibera congressuale n.25 del 2 agosto 2011 e, infine, a € 600.000,00 previsti dalla delibera consigliare n.13 del 21 marzo 2012 con la quale, coerentemente, è stato dato il mandato all’On.le Congresso di Stato di rettificare la propria precedente delibera non appena la Giunta avrà espresso il proprio parere in merito alle opere da realizzarsi.
Per quanto riguarda, invece, la censura mossa dall’AMS in merito all’eliminazione del “cuscinetto di verde tra la zona industriale di Galazzano e la zona residenziale su Via Costa del Bello” occorre precisare come già il Piano Particolareggiato di zona approvato definitivamente il 25 novembre 2003 avesse autorizzato l’edificazione di un complesso immobiliare sviluppato in un unico blocco di superficie complessiva pari a mq.13.600 circa per un’altezza di mt.14,00 sull’area interessata che, occorre rimarcarlo, risulta intestata ai privati già dal 2006, in attuazione del mandato conferito dal Consiglio Grande e Generale nel 2003.
E’,quindi, doveroso evidenziare, per una corretta spiegazione della vicenda, come l’attuale Governo abbia promosso una Variante al Piano Particolareggiato del 2003, approvandola il 30 aprile u.s., tesa a dimezzare la potenzialità edificatoria e le altezze che il privato avrebbe potuto già realizzare in forza dello strumento urbanistico del 2003 portando l’indice di zona da Uf = 1,36 a Uf = 0,70 e le altezza da mt.14,00 a mt.7,00 e razionalizzando, altresì, la distribuzione del comparto con la previsione di distinti blocchi di edifici separati da aree verdi per minimizzare l’impatto ambientale.
In conclusione, il Governo per scongiurare la possibilità che una volta realizzata la struttura in conformità agli indici inizialmente approvati (mq.13.600 circa e altezza mt.14,00) nel 2003 il privato richiedesse la modifica della destinazione d’uso del complesso immobiliare edificato – richiesta ammissibile sulla base della vigente normativa e della destinazione urbanistica dell’area – ha ritenuto opportuno valutare la domanda di modifica della destinazione d’uso in questa fase allo scopo di ridurre il notevole impatto che la struttura già autorizzata avrebbe avuto se effettivamente edificata, disponendo il dimezzamento della potenzialità edificatoria e delle altezze già approvate sull’area in oggetto.
Segreteria di Stato per il Territorio, l’Ambiente, l’Agricoltura ed i Rapporti con l’A.A.S.P.
San Marino, 21 maggio 2012/1711 d.F.R.

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