David Oddone, L’Informazione di San Marino: La Libia, Gheddafi e quei rapporti politici ed economici con il Titano / Sequestro di beni su mandato del tribunale dell’Aja. La pista libica è caldissima
La Guardia di Finanza di Roma
ha sequestrato patrimoni per
oltre un miliardo e cento milioni
di euro a componenti della
famiglia Gheddafi su richiesta
del tribunale penale internazionale
de l’Aja. Si tratta di beni
ed immobili, quote societarie e
conti correnti riconducibili alla
famiglia dell’ex leader libico
Gheddafi ed a membri del suo
entourage per un valore complessivo
di oltre un miliardo e
cento milioni di euro.
[…]
La Libia comunque aveva interessi
economici e politici non
solo in Italia ma anche sul Titano.
Per quanto riguarda i primi,
un collegamento preciso è
emerso in riferimento al caso
Finproject. Leggi Moahmmed
Kankun, facoltoso uomo d’affari
locale, attivo nel settore petrolifero,
da sempre oppositore
di Gheddafi.
E proprio a Kankun
sono riferibili alcuni conti
alla FinProject. In particolare
uno su cui dal marzo 2007 al
settembre 2011 sarebbero transitati
118 milioni di euro.
D’altra parte questi rapporti
economici erano stati proprio
qualche tempo fa “certificati”
dal Presidente della Banca Centrale
della Repubblica di San
Marino, Renato Clarizia ad Andrea
Greco di La Repubblica.
Clarizia aveva spiegato come la
Libia a San Marino “ha investito
in una banca e in fiduciarie,
capitali congelati per le sanzioni
contro Gheddafi”. Insomma
non è affatto escluso che queste
somme e quanto sequestrato
dall’Italia possano fare la stessa
fine, ovvero essere messe a disposizione
del Tribunale internazionale.
Tornando ai rapporti fra Titano
e Libia come non ricordare nel
2005 la visita ufficiale dei Capitani
Reggenti Giuseppe Arzilli
e Roberto Raschi, che assieme
alla delegazione di governo e ai
funzionari furono ricevuti nella
tenda del colonnello Muammar
Gheddafi nei pressi di Sirte.
[…]
Ascolta il giornale radio di oggi