I cittadini insorgono dopo la decisione di emettere nuovi titoli di debito pubblico da parte dell’Esecutivo.
WND – (…) “Il Congresso di Stato è autorizzato a stipulare contratti di finanziamento o ad emettere, in una o più soluzioni, entro il 31 dicembre 2022, di Titoli del debito pubblico da collocarsi sul mercato nazionale o internazionale, sino a un ammontare complessivo di euro 130.000.000”. (…) In pratica si tratta della conversione delle attuali obbligazioni BNS, che sono già garantite dallo Stato, in Titoli di Stato. I quali, a loro volta, potrebbero essere “scontati” dalle banche ai possessori, compravenduti in buona sostanza. L’obiettivo è quindi quello di “sviluppare un mercato secondario, a San Marino, per iniziare a far circolare queste obbligazioni”, ha spiegato il Segretario alle Finanze, Marco Gatti. (…) Questa scelta ha però fatto imbestialire i cittadini che se la prendono con il Governo. “Ci sono in questo gruppo poveri risparmiatori ex CIS? Sapete che i soldi che ci avrebbero dovuto restituire questo venerdì sono stati “spostati” al 2032?! Titoli con un tasso del 1% mentre l’inflazione è all’8%!”
Questo il messaggio in un gruppo Facebook di un cittadino. Una vergogna per molti, anche perché il Paese si è ampiamente indebitato, il Governo ha per esempio deciso di rimborsare i risparmiatori SMI e ora slitta di 10 anni la scadenza. (…)
Articolo tratto da La Serenissima