San Marino. Unas presenta quattro Istanze d’Arengo: si chiede una norma per avere più controlli anche nelle abitazioni

San Marino. Unas presenta quattro Istanze d’Arengo: si chiede una norma per avere più controlli anche nelle abitazioni

Rassegna stampa – Unas presenta quattro Istanze d’Arengo: si chiede una norma per avere più controlli anche nelle abitazioni

Come in altre occasioni avvenuto, il consiglio direttivo dell’UNAS nel suo essere composto da cittadine e cittadini sammarinesi, si è fatto portavoce di tante esperienze maturate che necessitano di interventi a sostegno e tutela di una categoria e delle persone che quotidianamente desiderano operarci con la dovuta attenzione da parte delle Istituzioni. Per questo, nella giornata di ieri, sono state presentate 4 Istanze d’Arengo per porre l’attenzione su temi quali: – Inserimento lavorativo degli invalidi e dei portatori di deficit: estensione dei sostegni previsti dalla legge 71/1991 anche verso coloro che vorrebbero intraprendere mediante la titolarità di una impresa individuale. – richiesta di modifica -normativa al fine di una maggiore attività di controllo verso tutte le attività esercitate in forma abusiva, specialmente all’interno di locali destinati ad abitazione. – estensione del concetto della solidarietà familiare per le imprese individuali trasferite a nuovi titolari non collegati da rapporto di parentela. – reintroduzione della solidarietà familiare per le imprese individuali che intendono chiedere supporto a familiari percettori di pensione Ordinaria di Anzianità.

ISTANZA D’ARENGO 04 avente per oggetto: Inserimento lavorativo degli invalidi e dei portatori di deficit: estensione dei sostegni previsti dalla legge 71/1991 anche verso coloro che vorrebbero intraprendere mediante la titolarità di una impresa individuale. I firmatari della presente intendono sottoporre una richiesta circostanziata, al fine di poter supportare e sostenere l’inserimento lavorativo degli invalidi e dei portatori di deficit (di cui alla legge 71/1991 e segg.) a tutti i cittadini e residenti a prescindere della tipologia del lavoro (subordinato o autonomo). Ad oggi l’interpretazione della norma, per l’applicazione dei benefici previsti è limitata ai soli dipendenti, dimenticando la grande opportunità data dal settore dell’artigianato e dalla costituzione di piccole imprese per raggiungere l’obbiettivo nobile di “trovare e conservare un’occupazione convenienti e possano progredire professionalmente (cit. art. 1 L. 71/91) Un deficit fisico può limitare la velocità di esecuzione con conseguente raggiungimento di standard retributivi, ma non limita assolutamente l’estro, la fantasia, la competenza, l’arte e il risultato di un bene o servizio reso. Per questo motivo, ovvero per dare dignità a coloro che si trovano nelle condizioni previste dalla norma citata, di poter liberamente accedere al mondo della titolarità di licenze individuali estendendo il sostegno dato dall’articolo 11 della legge 71/1991 anche a chi desidera intraprendere e mettersi in gioco anziché cercare meramente una occupazione subordinata (…)

Articolo tratto da La Serenissima

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