Rassegna stampa – L’uomo ha sempre negato le accuse a suo carico: ora dovrà risarcire l’ex con 20mila euro. In aula la testimonianza choc della donna: «Le botte erano ormai all’ordine del giorno».
Una donna affetta da una grave malattia neurodegenerativa, la sclerosi multipla. Circostanza che, secondo gli inquirenti, non avrebbe impedito all’ex marito di maltrattarla e umiliarla in ogni modo possibile, sottoponendola ad una vita di inferno per diversi anni. «Sei una disabile» era una delle offese che l’uomo le avrebbe rivolto più spesso, prendendola di mira e mortificandola facendo leva sulla patologia che la afflige. (…) Nei giorni scorsi, concluso il dibattimento, il giudice monocratico di Rimini ha condannato l’imputato, nel primo grado di giudizio, ad un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa). Sarà inoltre tenuto a versare alla moglie, che si è costituita parte civile con l’avvocato Giovanna Ollà, un risarcimento che è stato quantificato in 20mila euro. L’uomo, dal canto suo, ha sempre respinto categoricamente tutte le accuse che gli sono state mosse, chiamando come testimoni in aula dei parenti che sono intervenuti in sua difesa sostenendo di non averlo mai visto mettere in atto azioni violente nei confronti dell’ex moglie. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
