Un’odissea. Non si può definire altrimenti quanto vissuto ieri sera dai passeggeri del treno Intercity 615 Bologna-Taranto, colpito da un guasto alla motrice attorno alle 14.45, tra Forlì e Cesena, e lì rimasto per circa sette ore, con le porte bloccate, sotto i colpi del gelo e della neve.
A bordo anche un giovane 23enne sammarinese, Alessandro Ercolani, che, contattato telefonicamente, ha descritto quanto accaduto.
“Fino a Forlì il viaggio non ha subito intoppi, poi, al momento della ripartenza si avvertivano già alcuni problemi, fino a quando il treno si è improvvisamente fermato, attorno alle 14:45, tra Forlì e Cesena” racconta Alessandro che prosegue: “Il capotreno ci ha informati del guasto, rassicurandoci sul fatto che sarebbe arrivata una motrice da Rimini. Ma abbiamo aspettato inutilmente fino alle 16:30, quando ci hanno comunicato che anche la seconda motrice era stata colpita da un problema meccanico“.
Nel frattempo la situazione sul treno iniziava a farsi critica, con porte bloccate, molte carrozze al buio ed impianto di riscaldamento fuori uso. “C’erano famiglie con bambini, donne incinte, la tensione era palpabile – afferma Alessandro – tant’è che qualcuno ha minacciato di infrangere i vetri con il martelletto o di tirare la leva di emergenza per poter aprire le porte“.
Poi il secondo avviso: “Alle 17:30 ci hanno detto che avrebbero mandato una motrice diesel da Bologna, così è stato ma è arrivata sul posto alle 20:45. Una volta agganciati ci hanno riportato a Forlì, dove siamo scesi attorno alle 21:30. Lì abbiamo ricevuto il soccorso della Protezione Civile, che ha dispensato cibo e acqua“.
L’avventura di Alessandro non si è però conclusa visto che “arrivato a Rimini attorno alle 23:00 per tornare a San Marino, ho dovuto fare i conti anche con la neve e le difficili condizioni stradali“.
Sulla vicenda si è espresso anche Carlo Rienzi, presidente Codacons, che ha dichiarato: “Trenitalia deve disporre indennizzi automatici in favore
dei 600 passeggeri dell’Intercity, abbandonati al buio e al gelo,
indennizzi proporzionati ai disagi subiti“.
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