SICUREZZA. DIMISSIONI ZECHINI, PSD: LE HA CAUSATE IL GOVERNO Agenzia Dire-Torre1

SICUREZZA. DIMISSIONI ZECHINI, PSD: LE HA CAUSATE IL GOVERNO Agenzia Dire-Torre1

PSD E PSRS CONCORDANO: SCELTA CONDIVISA PER NUOVO COMANDANTE
“Il governo ha precarizzato la sua posizione fino a portarlo a chiedere le dimissioni”. Questa la
lettura che il Partito dei socialisti e dei democratici da’ dell’annunciato addio alla Rupe del comandante della Gendarmeria, Achille Zechini. Sottolineando con la stampa come, rispetto alla ben piu’ grave querelle dei mesi scorsi con il coordinatore delle forze di polizia, Sabato Riccio, siano stati usati “due pesi e due misure”. Sulla vicenda interviene anche il Partito socialista riformista sammarinese, con il consigliere Alessandro Mancini che, a margine di una conferenza stampa, ricorda che “il Psrs ha sempre sostenuto l’impegno e il merito del comandante”. Zechini, aggiunge, ha ottenuto “importanti risultati”, come la relazione
sulle infiltrazioni della criminalita’ organizzata e le indagini aperte in autonomia dalla Gendarmeria.
Il governo ha dunque tenuto un “comportamento strabico”, attacca il segretario del Psd, Gerardo Giovagnoli, sottolineando la necessita’ assoluta di dare “autorevolezza ai corpi di
polizia: il coordinamento deve funzionare ma non e’ una risposta giusta un unico vertice”, ipotesi cui sta pensando il segretario di Stato per la Giustizia, Augusto Casali, nel suo programma di riorganizzazione delle forze di sicurezza. Per questo, spiega il capogruppo Claudio Felici, “l’identikit del nuovo comandante deve essere condiviso”. No, dunque, a “una sostituzione repentina” e non concertata. A Zechini, aggiunge Felici, “riconosciamo il
lavoro fatto, con qualita’, senso dello Stato, autorevolezza, affidabilita’ e competenza”. E’ infatti stato lui a fare entrare il Titano nell’Interpol e a portare alla luce la vicenda legata a
Mario Scaramella.
Le cose sono cambiate con l’attuale governo. “Il feeling si e’ interrotto e il comandante e’ stato messo in cattiva luce. Si e’ precarizzata la sua posizione tanto da costringerlo alle dimissioni”. E in effetti i rapporti con il coordinatore Sabato Riccio si sono subito rivelati difficili fino alla pesante querelle, compresa di minacce, intercorsa tra i due.
Querelle che ha creato “un contesto tale per cui le due presenze non sono piu’ compatibili”, ma che non ha portato conseguenze su Riccio. Invece sulle dichiarazioni di Zechini durante la riunione del Siulp di Forli’ “la sensibilita’ del governo e’ stata decisamente diversa”. Insomma il Psd boccia una possibile promozione di Riccio a comandante della gendarmeria e assolve
Zechini: certo, conclude Felici, “forse qualche frase che pare abbia detto non e’ stata opportuna, ma rispetto all’altra vicenda il peso e’ minore”.
E sulla necessita’ di concordare l’identikit del successore di Zechini concorda il Psrs. “E’ necessario- spiega Mancini- al piu’ presto un confronto in Consiglio grande e generale per una scelta condivisa. San Marino deve dimostrare con i fatti quello che fino ad oggi non e’ stato in grado del tutto di fare”. E comunque, conclude, “quanto e’ accaduto ci preoccupa per le ripercussioni all’esterno e all’interno dello stesso corpo”.

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