Ancora, in pratica, nessuna reazione a San Marino al clamore dell’indagine fiscale, condotta a Rimini, sui magistrati del Tribunale sammarinese di nazionalità italiana e residenti in Italia (o ‘residenti’ a San Marino ma di
fatto residenti in Italia).
Se ne occupa Alessandra Nanni di Il Resto del Carlino.
«Assolutamente tranquilli, per quanto riguarda le nostre posizioni.
Chiaramente la giustizia faccia quello che deve fare, ma che tutti i magistrati
che lavorano a San Marino siano degli evasori è pura follia». I giudici del
Titano non appaiono preoccupati dall’inchiesta che la Procura di Rimini ha
avviato sulle presunte residenze fittizie, e relativi obblighi fiscali, su
tutto l’organico del Tribunale Unico di San Marino.
Complicato,
ieri, riuscire a parlare con i rappresentanti dell’esecutivo per un commento
sull’inchiesta avviata nei confronti dei magistrati del Tribunale di San
Marino: i telefoni squillavano inesorabilmente a vuoto. Forse anche per colpa
della domenica. Solo il segretario agli Esteri, Antonella Mularoni ha
risposto sottolineando che avere la residenza in un determinato Paese comporta diritti
e doveri, ma che ci sono magistrati che sicuramente risiedono in pianta stabile
nel territorio della Repubblica.