Simone Celli, Psrs, si rivolge alla maggioranza del Patto per San Marino

Simone Celli, Psrs, si rivolge alla maggioranza del Patto per San Marino

Per compiere riforme strutturali, ma
anche scelte impopolari quanto necessarie al Paese, il Partito
socialista riformista sammarinese fa sapere di essere pronto a
dare il suo contributo. Simone Celli, segretario del Psrs, dai
seggi dell’opposizione, invia un messaggio chiaro alle “forze del
centro democratico e liberale disponibili, come noi, al
rinnovamento, al cambiamento e alle riforme”. In definitiva, a
una fetta importante dell’attuale maggioranza. E ci tiene a
mostrare il curriculum del suo giovane partito: “I socialisti
riformisti- scrive in una nota- hanno sempre fatto prevalere gli
interessi del Paese su quelli di bottega e, a tal proposito,
hanno sostenuto il governo in quelle particolari circostanze, tra
cui le leggi Moneyval, il pacchetto trasparenza, il rapporto con
l’Italia, in cui un simile atteggiamento era utile per garantire
la sicurezza e la liberta’ di tutti i nostri concittadini”. Il
tutto senza chiedere niente in cambio perche’, puntualizza Celli,
il tempo della vecchia politica e’ “ampiamente scaduto”.
Il segretario Psrs lancia quindi un appello affinche’ le
difficolta’ attuali siano affrontate dalla politica “aprendo una
nuova fase che dovra’ caratterizzarsi per l’elaborazione di un
progetto politico, economico e culturale di alto livello teso
alla costruzione della nuova San Marino”, in modo che il Paese
torni ad essere “un interlocutore affidabile e credibile per la
Repubblica italiana e per la comunita’ internazionale”.
Su questa strada, “saranno
indispensabili riforme strutturali e misure impopolari”, mette in
guardia Celli. Percio’ “la politica, nei prossimi mesi- prosegue-
dovra’ avere il coraggio necessario per impostare un’ampia azione
riformatrice”. Su questo difficile percorso, in conclusione, il
segretario Psrs manda dire che il suo partito non si tirera’
indietro, “ne’ fara’ mancare il proprio apporto in termini di
idee e di progetti, ricercando la collaborazione con le forze del
centro democratico e liberale disponibili alle riforme”.

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