Simone Celli (PSRS) sui dati Bollettino Statistica

Simone Celli (PSRS) sui dati Bollettino Statistica

COMUNICATO STAMPA
A più riprese nelle ultime settimane autorevoli esponenti di governo hanno affermato che il Paese regge nonostante la crisi.
Purtroppo, dai dati contenuti nel Bollettino di Statistica relativo all’ultimo trimestre del 2011 emerge che la realtà è ben diversa, essendo sempre più grave e pesante il trend recessivo dell’economia sammarinese.
In media 6 aziende a settimana chiudono i battenti; sono 330 in meno le imprese che operano a San Marino nel 2011; aumenta spaventosamente il tasso di disoccupazione con il numero dei senza lavoro che ha superato quota 1100 e che – aspetto estremamente grave – riguarda prevalentemente i giovani tra i 20 e i 29 anni in possesso di diploma di maturita’; aumentano considerevolmente i prezzi dei beni di consumo andando a colpire la capacita’ di acquisto delle famiglie che sono vittime di un generale e progressivo impoverimento.
Alla negativita’ di questi dati macroeconomici vanno aggiunte le enormi sofferenze del sistema finanziario indebolito in un primo momento dallo scudo fiscale italiano ed ora da una gestione inadeguata dell’attuale vertice della Banca Centrale che ha intrapreso la pericolosa strada del drastico ridimensionamento di un comparto della nostra economia che fino ad oggi ha generato occupazione di qualita’, sostegno alle attività economiche e notevoli entrate tributarie. In più i cittadini sono chiamati a pagare una lunga serie di balzelli e di tasse straordinarie per conservare il complesso clientelare del governo, proprio nel momento di maggiore difficoltà.
Se questi sono gli indicatori di una complessiva tenuta del sistema, chiedo agli autorevoli esponenti di governo, dispensatori di quotidiane massicce dosi di ottimismo senza fondamento, cosa accadrebbe se invece il sistema non tenesse.
Non e’ il momento di illudere la cittadinanza con gli spot e gli annunci propagandistici. E’ il momento di dire come stanno effettivamente le cose perche’ solo in questo modo potra’ essere avviato un serio percorso di consapevolizzazione della comunità sammarinese rispetto alla drammaticita’ della situazione odierna. Non si prepara un popolo a compiere rinunce dolorose e sacrifici diffusi affermando pomposamente che il sistema ha tenuto oppure che prima o poi la nottata finira’. Non e’ questa l’impostazione politicamente corretta per affrontare una crisi di sistema che produrrà ulteriori pesanti conseguenze negative sul tenore di vita di tutti i sammarinesi.
E’, quindi, necessario ed urgente che la politica compia un deciso scatto in avanti favorendo l’apertura di una fase nuova all’insegna di una generale assunzione di responsabilita’ nell’interesse di tutto il Paese. Non e’ più accettabile la sindrome da autosufficienza che affligge una maggioranza che dopo oltre tre anni dall’inizio della legislatura non e’ riuscita a normalizzare i rapporti con l’Italia; non ha contrastato adeguatamente la crisi dell’apparato produttivo e dei servizi e del settore finanziario; ha aggravato lo stato di precarieta’ della finanza pubblica con la politica del debito.
C’e’ un Paese da salvare dal baratro.
Per questo è auspicabile un’intesa tra le forze responsabili che ritengono indispensabile invertire decisamente la rotta puntando senza indugi sulla realizzazione della nuova San Marino basata sulla legalità, sulla trasparenza, sulla sana amministrazione, sul lavoro e su una ripresa economica sostenibile e solida. Solo in questo modo potremo ridare dignita’, prestigio e onore alla nostra Repubblica.
Non si perda altro tempo.
Repubblica di San Marino, li 9 febbraio 2012
Simone Celli
Segretario Psrs

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy