Sintesi relazione d’apertura del 6° congresso Federazione Servizi CDLS

Sintesi relazione d’apertura del 6° congresso Federazione Servizi CDLS

“La sovranità di un Paese è fatta di autorevolezza, onestà, rispetto delle regole. La San Marino del futuro deve impegnarsi in questo solco virtuoso, altrimenti qualsiasi iniziativa di sviluppo e rilancio sarà destinata miseramente a fallire”. Parte da questa premessa l’intervento di apertura di Gian Luigi Giardinieri al 6° Congresso della Federazione Costruzioni e Servizi aperto questa mattina al Palace Hotel.
Intervento che si snoda in una articolata analisi del sistema economico, a  partire  dal sistema bancario e finanziario. “Sistema che doveva essere l’elemento chiave del progetto economico sammarinese, ma che in questi ultimi anni è stato interessato da stravolgimenti epocali e da un consistente quanto drammatico ridimensionamento”.
Il segretario uscente della FCS-CDLS  ricorda  che le società finanziarie da 80 sono ormai ridotte a pochissime unità, mentre a seguito di interventi di commissariamento,  di messa in liquidazione e di operazioni di fusione gli istituti di credito sammarinesi passeranno da 12 a 7. Ridimensionamento accompagnato da una contrazione dl credito concesso ai privati  pari al 15,56% nel 2011. “Stiamo aspettando di vedere se , come già accaduto troppe volte,  andranno in prescrizione le azioni patrimoniali e penali nei confronti dei proprietari, soci e amministratori di queste banche: è arrivato il momento di colpire in maniera severa e forte chi provoca questi dissesti economici”.
Quadro non certo roseo quello che interessa il settore dei servizi, dove “crescono in maniera inarrestabile il numero delle aziende che chiudono i battenti e aumenta il numero di disoccupati e lavoratori in  mobilità”, mentre il settore dell’edilizia privata è colpito da una profonda crisi, in  gran parte figlia 2di progetti immobiliari speculativi, assurdi e di scarsissima qualità costruttiva, che ha provocato una espansione incontrollata dei cantieri con la nascita di decine di imprese edili, molte delle quali erano scatole vuote riconducibili a pochissimi soggetti, ora agli onori della cronaca giudiziaria, e l’utilizzo massiccio di manodopera italiana distaccata in maniera discutibile e di lavoratori “in nero”.
Dentro questo scenario preoccupante si inserisce poi la questione del blocco contrattuale. Giardinieri sottolinea che sono circa 5 mila i lavoratori in attesa di rinnovo, occupati nei settori del credito, edilizia, commercio, turismo e Azienda di Produzione: “Il perdurare della crisi – afferma – permette alle associazioni imprenditoriali di rimandare il rinnovo dei contratti e insieme mettere in discussione la conquiste ottenute con il sacrificio di tanti lavoratori. E’ per uscire da questo blocco che la Confederazione Democratica ha lanciato il referendum Salva Stipendi, che ha il duplice obiettivo di salvaguardare il potere d’acquisto delle buste paga nel periodo non coperto da accordi contrattuali e di rafforzare la contrattazione”.
Entrando infine nello specifico dei singoli settori seguiti dalla FCS-CDLS, il segretario uscente avanza una serie di proposte, a partire dal rilancio e potenziamento della Smac Card, alla riqualificazione delle aree post-industriali importanti dal punto di vista commerciale, prima fa tutte la zona di Rovereta.

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