Italia Oggi
I piani dell’emittente sanmarinese
Smtv, vendita mux se l’Italia non paga
Marco L. Capisani
La riduzione dei contributi all’editoria colpisce anche fuori dai
confini italiani e la SMtv San Marino si ritrova davanti a un bivio
sulla strada dello sviluppo. Se il Parlamento italiano non dovesse
confermare, come in passato, l’accordo con la televisione pubblica della
Repubblica di San Marino, l’emittente diretta da Carmen Lasorella dovrà
rivedere il suo piano di sviluppo.
Finora il contributo alla tv costituita nel 1991 in misura
paritetica da Rai ed Eras (Ente per la radiodiffusione sammarinese) è
stato di quasi 4 milioni di euro. In caso di contributo tagliato o
ridotto sensibilmente, non solo potrebbe intervenire economicamente lo
Stato sanmarinese ma soprattutto l’emittente potrebbe decidere di
valorizzare uno dei suoi due Mux del digitale terrestre (ossia le frequenze del dtt su cui si possono trasmettere più canali).
Nel frattempo dal punto di vista editoriale, Carmen Lasorella (nonché d.g. dell’emittente) ha comunque in mente di potenziare gli approfondimenti, gli esteri e in particolar modo l’economia. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di aprire un ufficio di corrispondenza romano in modo da potere mandare in onda ospiti d’importanza nazionale. L’obiettivo è quindi di dare a SMtv (che dallo scorso giugno ha anche un logo e una grafica nuovi) respiro internazionale.
Con l’intervista al premio Nobel per la Pace, il presidente della Liberia Ellen Johnson-Sirleaf, così come con l’esclusiva della visita del Papa a San Marino, Lasorella scommette anche su progetti speciali che creino contenuti da rivendere ad altri televisioni. A febbraio, tra l’altro, sarà la volta di una serata ad hoc sulla crisi economica.
In attesa della prima rilevazione Auditel (SMtv è on air coi suoi due canali su Tivù sat, Sky e il ddt), prosegue la ricerca di una nuova concessionaria pubblicitaria. Contatti ci sono già stati, tra gli altri, con Prs e Publikompass.