Annamaria Gradara, Nuovo Quotidiano di Rimini (www.nqnews.it): Ieri si è riunito l’atteso Consiglio della Camera di Commercio. Assente solo Gardenghi (Confartigianato) / Maggioli, siglata la tregua / Resta solo il sindacato a chiedere le sue dimissioni, fiducia da tutti / E lui: “Non ho colpe, eccessi strumentali”. Ma la successione è aperta
Piena fiducia a Maggioli.
Nessun colpo di scena,
alla riunione del Consiglio generale
della Camera di Commercio,
dedicata quasi interamente
alla bufera scoppiata a
seguito della pubblicazione
dell’articolo del Corriere della
Sera che rivelava la “scudata”
da 2 mln di euro dell’imprenditore
Maggioli. Il presidente
della Camera di Commercio
esce dunque rafforzato, al punto
da trasformarsi, nella nota
inviata a seguito dell’incontro,
da accusato in accusatore. “Il
presidente si è detto preoccupato
dell’eccesso, per alcuni aspetti
anche strumentale, con il
quale si è voluta commentare
una vicenda sicuramente importante,
ma di cui non si devono
perdere di vista le giuste proporzioni.
Altrimenti si crea
danno alle persone e ancor di
più all’immagine dell’Ente,
oscurando la qualità dello
straordinario lavoro fatto in
questi anni da tutti i componenti
della Giunta e del Consiglio”.
[…]
Come era ampiamente previsto
l’unica voce fuori dal coro
è stata quella della rappresentante
dei sindacati, il segretario
della Uil Giuseppina Morolli.
E’ stata proprio lei, unica donna
del parlamentino che rappresenta
le varie anime del
mondo economico e del lavoro
riminese, ad intervenire per
prima, dopo l’intervento di
Maggioli, che ha dato lettura di
un testo scritto. “Sì, siamo stati
gli unici ad avere chiesto un passo
indietro, di dare un segno di
senso di responsabilità” ha riferito
la stessa Morolli al termine
dell’incontro. “La cosa più grave
– continua la Morolli – è che
tutte le categorie abbiano invece
rinnovato la fiducia dopo la vicenda
dei capitali scudati”.
[…]
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