Subito decisamente sospetta è apparsa la decapitazione dei vertici della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino da parte della procura di Forlì, indagine Varano.
Si è pensato subito a una operazione mirante ad escludere l’istituto di credito sammarinese dal Gruppo Bancario Delta per lasciare alla sola Sopaf (in causa da tempo con Carisp), che ne detiene il 15,9%, il controllo della Assemblea dei Soci e quindi la gestione.
Poi è intervenuto il commissariamento del Gruppo Deltra da parte della Banca d’Italia. Per cui la ‘vittoria’ di Sopaf si è tradotta in una vittoria di Pirro.
Di qui la reazione di Sopaf, riferita da Stefano Elli di IlSole24Ore: ‘ora però il problema è trovare una via d’uscita da quello che a prima vista sembra un vicolo cieco giuridico‘.
Insomma Sopaf non ci sta a vedersi sottratta la vittoria sul filo di lana, cioè ad avversario abbattuto.
Conclude Elli: ‘Sopaf, società quotata in borsa, ha deciso di affidare a un importante studio legale romano, il compito di studiare gli aspetti più tecnici della questione e di trovare delle soluzioni giuridiche atte a superare lo stallo‘.