IlSole24Ore riporta l’affermazione, raccolta da Lino Turlizzi, di un ‘banchiere zurighese che vuole rimanere anonimo‘ di fronte alla crisi finanziaria mondiale (Subprime, Madoff) ed agli attacchi specifici (segreto bancario) da Stati Uniti ed Unione Europea: ‘se la Svizzera riuscirà a superare bene i prossimi due anni, sarà veramente vaccinata contro tutto‘.
Per la Repubblica di San Marino probabilmente l’arco di tempo è più ridotto: diciamo un anno, il 2009.
Sì perché per San Marino le difficoltà sono ancora maggiori, essendo diversamente dalla Svizzera e da altri paesi a rischio , enclave di uno Stato, l’Italia. E avendo, proprio con l’Italia, rapporti deteriorati fino al non dialogo, a causa di una classe politica, quella sammarinese capace solo, una volta raggiunto il potere, di offrire la propria disponibilità a farsi corrompere, come dimostrano la devastazione del territorio, le triangolazioni delle merci, gli scandali connessi a un sistema finanziario fatto crescere (dodici banche
e cinquantotto finanziarie) senza regole.
Invece di difendere il segreto bancario, i governanti sammarinesi si sono messi a proteggere i masnadieri della finanza, fino ad adoperare addirittura i soldi dello Stato per coprirne le responsabilità e fino a sottrarli alla giustizia, dando, del paese, l’immagine di un covo di pirati la cui spavalderia si è spinta fino a mettere sotto ricatto il paese stesso.
Recuperare un buon rapporto con l’Italia è essenziale per San Marino. Ma non bastano le parole o il rinnovo delle delegazioni impegnate sul tavolo delle trattative. Occorre dare segnali forti come potrebbe essere la chiusura della
sala giochi di Rovereta, che con il suo casinò automatizzato ha occupato spazio nei media italiani più della
vicenda Asset Banca. Occorre proporre iniziative che siano di immediato vantaggio anche per il circondario come, ad esempio, la creazione di un Guggenheim Museum o di un
parco di ricerca e/o di