Leggendo su Tribuna il botta e risposta degli ultimi giorni tra Belzeblù e Giovanni Giardi in merito all’Istituto Finanziario Pubblico, ci sentiamo in dovere di intervenire per evidenziare come siano in atto svariati tentativi di sminuire ogni voce “fuori dal coro” che si leva contro gli osanna all’istituzione dell’organismo che dovrebbe cartolarizzare i beni dello Stato, per fare cassa e continuare a mantenere la spesa corrente (è sempre bene ricordarlo). Belzeblù, nella sua piccata replica a Giovanni Giardi, si fa portavoce dell’opinione pubblica in merito a dubbi e perplessità sulla vita politica sammarinese, tenendosi ben lontano da un’analisi sulle implicazioni che avrà l’Istituto, suggerendo che si vedranno i buoni frutti solo dopo eventuali emendamenti ed aggiustamenti in commissione finanze ed in seconda lettura.
Sottomarino si è sempre detto contrario alla filosofia di base dell’Istituto Finanziario Pubblico, in quanto non è tollerabile che per NON voler effettuare scelte serie si debba mettere “alla mercé” lo Stato.
Probabilmente il “pubblico” che frequenta Mr. Belzeblù parla in maniera molto farraginosa e non vuole ammettere candidamente che è a favore della CARTOLARIZZAZIONE dei beni dello Stato.
Posizione legittima da esprimersi in uno stato libero, e altrettanto liberamente non condivisibile.
Il giusto diritto alla parola non deve essere esercitato per zittire gli altri, ma per contribuire al confronto, soprattutto da parte di chi ha uno spazio fisso come editorialista. Altrimenti si è alla stregua di coloro che, ugualmente anonimi, esprimono pareri talvolta anche ingiuriosi su internet, protetti dal fatto di non essersi firmati con Nome e Cognome.