Stangata di Natale per i frontalieri. I sindacati di San Marino

Stangata di Natale per i frontalieri. I sindacati di San Marino
Saranno esplorate tutte le
strade, interne ed esterne, per verificare la legittimità di questo
provvedimento
La Finanziaria 2011 costa mille euro in più di tasse ai
frontalieri
. È questo il taglio annuale in busta paga
in base alla mancata detrazione fiscale introdotta con la manovra economica
approvata dal Consiglio. In pratica si scaricano sulle spalle dei 6mila
lavoratori frontalieri
, già assoggettati alla doppia imposizione
italiana, circa 12 milioni di euro del deficit
pubblico.
“Un vero e proprio salasso economico, frutto di una Legge
Finanziaria la cui filosofia portante è quella di essere forte con i deboli e
debole con i forti”, afferma la Centrale Sindacale Unitaria, che nella mattinata
di oggi ha verificato l’impatto economico della mancata detrazione delle “spese
di produzione del reddito” (introdotta con l’articolo 52 ter della Finanziaria)
ai lavoratori italiani occupati a San Marino.
“Sulla base delle tabelle
dell’Agenzia delle Entrate, che non prevede più un recupero di imposta del 75%
ma un meccanismo di calcolo legato alla franchigia, un reddito medio di
25 mila euro viene ulteriormente decurtato di mille euro all’anno
. Ma
l’aspetto ancora più iniquo, è che più il reddito si abbassa e più si abbassa
anche il recupero delle imposte pagate a San Marino”.
Per la CSU siamo
di fronte alla volontà di “far pagare al mondo del lavoro
dipendente
, e ancora di più a quella fascia di lavoratori la cui unica
colpa è quella di varcare ogni giorno il confine, l’assenza di una
politica di risanamento
capace di distribuire sacrifici in modo equo.
Si sono in sostanza salvate le lobby finanziarie, immobiliari e imprenditoriali,
le ampie sacche di evasione ed elusione dei ceti professionali, per colpire a
senso unico chi ha sempre pagato fino all’ultimo centesimo”.
“La
stangata fiscale ai frontalieri – continua la Centrale Sindacale Unitaria –
introduce inoltre una disparità di trattamento nel mondo del
lavoro che solleva pesanti dubbi di costituzionalità, perché applica una
differenzazione economica in base alla provenienza anagrafica dei lavoratori.
Non a caso l’assemblea della Regione Emilia Romagna, in un ordine del
giorno
approvato martedì scorso, ha sottolineato come la diversa
tassazione riservata ai frontalieri rappresenti sia un peggioramento delle
condizioni, sia una discriminazione che pesa nei rapporti tra San Marino
e Regione
.
È dunque evidente che saranno esplorate tutte le
strade, interne e internazionali, per verificare la legittimità di
questo provvedimento
, che è pesantemente vessatorio sul piano
economico, ma ancora di più ingiustificabile perché non garantisce a chi lavora
i più elementari principi di parità e equità ”.
FIRMATO TRA SINDACATO E GOVERNO L’ACCORDO SUL FISCAL DRAG
PER IL 2011
Le buste paga e le pensioni al riparo
dall’inflazione nella tassazione. I Segretari Generali Giuliano
Tamagnini
(CSdL) e Marco Tura (CDLS), e il Segretario
di Stato per le Finanze Pasquale Valentini, hanno infatti firmato il protocollo
d’intesa sul fiscal drag (drenaggio fiscale) valido per l’anno 2011.
Un
accordo – che si rinnova da diversi anni – che permette di calcolare la
tassazione dei redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati
evitando l’incidenza della dinamica inflativa. Si tratta di una
misura concreta ed efficace in grado di salvaguardare i salari, gli stipendi e
le pensioni dall’erosione dell’inflazione.
Purtroppo, a causa
dell’emendamento della finanziaria voluto dalla maggioranza di
Governo e fortemente contestato dalla CSU, come sopra detto, di questo
intervento – per la prima volta – non potranno beneficiare i lavoratori
frontalieri
, perpetrando così una discriminazione inaccettabile e
indegna per un paese civile.
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