Strada di Fondovalle e reflui fognari

Strada di Fondovalle e reflui fognari

Due le polemiche correnti in questi giorni tra l’apparato pubblico di San Marino e gli eventi che emergono dalla società “civile” e, in uno di questi casi, la polemica viene addirittura dalla società civile di un altro Stato: l’Italia. Si è parlato di grandi opere e di fogne.

La polemica tra L’AMS ed il Segretario di Stato Venturini è il solito dialogo tra sordi in cui uno (l’AMS) dice una cosa e l’altro (Venturini) manipola, interpreta e risponde tutt’altro. Oltre a dichiarare di essere esterre-fatto, non sapendo cosa sia l’esterre, invitiamo il nostro rappresentante alle politiche territoriali a cercare di capire quello che chiaramente è scritto nel nostro comunicato stampa del 13 c.m., ma che evidentemente è di difficile comprensione perché richiama tecniche di interventi urbanistici che non hanno riscontro nel nostro Paese e quindi sconosciute.

Parliamo, ad esempio, della strada di Fondovalle che prevede lo scavalcamento della Superstrada ed il relativo congiungimento di Dogana Bassa con Dogana Alta (la chiamiamo così per comodità). Intervento necessario, nessuno lo discute, anzi oseremmo dire tardivo, come sempre del resto, ma, ci domandiamo, tiene conto di quello che c’è all’inizio e alla fine della nuova strada? Non sarà che ci ritroveremo con un’opera faraonica che poi va ad infilarsi dritta dritta nell’imbuto viario (che adesso c’è) proprio sotto il World Trade Center vanificando la potenzialità dell’infratstruttura? (con quello che ci costa). Oppure tale intervento serve solo a dare sfogo al WTC sulla superstrada e a nient’altro? E’ per questo che noi chiediamo che interventi di tal fatta vengano inseriti in un progetto organico della viabilità e della messa in sicurezza non solo del traffico veicolare, bensì anche di quello pedonale e ciclabile. E’ chiedere troppo?


E’ chiedere troppo che interventi come i parcheggi dell’ospedale, necessari, ma per forza di cose invasivi, tengano conto di una corretta valutazione d’impatto ambientale e vengano progettati e realizzati con criteri il più possibile garantisti per l’ambiente?
Non abbiamo visto il progetto, proprio per questo facciamo questo tipo di richieste; per cui, prima di sbraitare abbaiando contro ragionevoli richieste a difesa del Paese e dell’ambiente, preghiamo il Segretario Venturini di ascoltare (non solo “sentire”) e cercare di capire. Per quello che riguarda gli abbattimenti di alberi per opere inerenti il miglioramento della viabilità, l’AMS ha sempre tenuto una linea coerente in quanto considera il valore della vita umana, e la sua sicurezza, al di sopra di tutto e quindi più di qualsiasi abbattimento di piante (sempre che ciò non sia evitabile).


Per quanto riguarda la polemica “fogne”, San Marino ha dovuto incassare l’ennesima sconfitta d’immagine.

I responsabili del settore, sempre che ce ne fosse bisogno, hanno dato la solita prova di incompetenza e di ignoranza del problema perché hanno difeso a spada tratta quel poco di corretto che è stato fatto ed hanno ignorato quel molto di scarichi fognari diretti nei torrenti che, alla luce delle testimonianze fotografiche, chiudono la pratica odierna ed aprono un giusto contenzioso di protesta delle realtà comunali limitrofe al nostro territorio; adesso è arrivato il momento di smetterla di raccontare “bufale” e cominciare a rimboccarsi le maniche e lavorare sodo. I nostri dirigenti, e politici del settore, finché la cantano a noi sammarinesi possono permettersi di fare i duri e i prepotenti, ma quando si vanno a scontrare con chi i controlli li fa sul serio e non gliene frega niente del lignaggio di personaggi incompetenti che a malapena riescono a fare il loro lavoro, ma che si fanno belli solo in virtù del loro potere, allora la musica cambia; purtroppo quando si esce dai confini per affrontare qualsiasi tematica tecnica, con personaggi come i nostri “dirigenti”, le brutte figure sono la normalità.

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