In questi giorni si parla di una strana presenza dei vertici della Cassa di Risparmio e della Fondazione in un seduta del Congresso di Stato. Si dice che l’argomento trattato in modo assai inusuale sia stata la manifestazione di volontà della Cassa di Risparmio di acquistare la Banca Agricola entrando in competizione con la Banca di San Marino che ha sorretto la stessa Cassa di Risparmio erogando liquidità consistente.
Si dice che il governo ha esposto lo Stato per 400 milioni di euro (due terzi dell’intero bilancio pubblico) con l’obiettivo di salvare la Cassa. Si dice che anche ultimamente il governo abbia deliberato una nuova fideiussione di importo molto elevato a sostegno della Cassa di Risparmio. Tutto ciò mentre la Cassa ha chiuso il 2009 con un utile lordo di gestione di oltre 66 milioni, sparge ottimismo a piene mani in tutte le circostanze, tenta di comprare altre banche.
Rilevando una contraddizione di fondo su quanto emerge e seguendo l’esigenza di chiarezza, interpelliamo il governo per conoscere con esattezza il rapporto intrattenuto con la Cassa di Risparmio e in particolare per sapere:
a) se è vero che i vertici di Carisp e della Fondazione hanno partecipato ad una riunione di governo;
b) se è vero che hanno manifestato la volontà di acquistare la Banca Agricola ed eventualmente con quali soldi;
c) se è vero che lo Stato ha rilasciato garanzie o effettuato finanziamenti per 400 milioni o cifra da precisare;
d) se è vero che, nonostante l’improvvisa splendida salute della Cassa di Risparmio, è stata deliberata una nuova fideiussione nel mese di giugno.
Interpelliamo, infine, il governo per sapere se intende precisare quale politica intende perseguire nel settore bancario e finanziario anche in riferimento alla lotta di potere in atto.
San Marino, lì 9 agosto 2010
Consigliere Simone Celli (PSRS)
Consigliere Alessandro Mancini (PSRS)
Consigliere Paolo Crescentini (PSRS)