Sinistra Unita, Democratici di Centro e Sammarinesi per la Libertà che unitamente al Partito dei Socialisti e dei Democratici avevano ipotizzato una compagine di governo per la Repubblica di San Marino, su cui chiamare a convergere altre forze, hanno bocciato senza mezzi termini il nuovo progetto del Psd di un ‘governo di responsabilità’ proposto anzitutto al Partito Democratico Cristiano Sammarinese.
L’incontro fra i quattro partiti ex alleati ha avuto luogo oggi pomeriggio a Palazzo Begni.
In contemporanea, nella propria sede, la Democrazia Cristiana ha riunito i propri organismi per discutere lo stesso progetto, che il Psd le aveva proposto questa mattina.
In sostanza, qualora il Pdcs decidesse oggi pomeriggio nei suoi organismi di bocciare detto ‘governo di responsabilità’ incentrato sul binomio Psd-Pdcs, il Psd si troverebbe pressoché completamente isolato. E rischierebbe di andare incontro ad una sconfitta i cui danni potrebbero non essere limitati alla rinuncia dell’incarico di formare un nuovo governo ormai quasi data per scontata.
Insomma il Psd da protagonista delle scena politica sammarinese dopo le elezioni del 2006, si ritrova a distanza di due anni isolato e addirittura sta rischiando la sua stessa unità, nonostante che, nel frattempo, sia finito a pezzi il suo concorrente storico, il Pdcs.