Gabriele Gatti, Pdcs, coalizione Patto per San Marino, maggioranza in Consiglio Grande e Generale, come già martedì, è intervenuto ieri in Consiglio sparando a zero sul governo in carica, e senza tener contro di quanto affermato, poco prima, da Marco Gatti, suo nipote.
In risposta è poi intervenuto Enzo Colombini, di Sinistra Unita.
Enzo Colombini, Su: “Siamo di fronte alla tappa intermedia di un percorso che va compiuto. Abbiamo fatto la scelta di una economia sana, ma governo e Patto hanno avuto delle titubanze. Non partecipo alla corsa alle medaglie del merito, ma se dobbiamo fare una classifica basta vedere chi ha messo impegno nei provvedimenti fondamentali. Ora servono azioni e fatti concreti e dobbiamo capire di chi sono le responsabilità per avere portato il Paese in queste condizioni.
Se i segretari di Stato Mularoni e Valentini dicono che sono state fatte delle promesse non mantenute, a chi si riferiscono? Noi da anni denunciamo queste cose e Gabriele Gatti ci ha querelato. Dobbiamo individuare le responsabilità di chi ha chiuso occhi e orecchie. Gabriele Gatti faceva il gioco delle tre carte con il ministro Andreatta, ha gestito l’affaire Crrsm-Delta-Sopaf e ha impersonificato il nostro sistema di potere degli anni ’80 e ’90. Serve un’operazione di verità sugli ultimi 20 anni, altrimenti Gatti è legittimato a massacrare il governo. La maggioranza deve fare chiarezza al suo interno e la firma è un trampolino di lancio per lasciarci alle spalle questi anni bui, puntando sulla collaborazione e sulla cooperazione”.
Vedi resoconto del dibattito consiliare, Agenzia Dire Torre1
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