Sulla schiena del Paese grava un debito pubblico di non si sa bene quale entità, ma che di certo aumenta di giorno in giorno. Un debito che pesa come un macigno sulle nuove generazioni.
Il governo uscente, dopo avere incassato il “no” al prestito dei canali ufficiali sia italiani che europei, si è rivolto al gruppo bancario Rothschild, a cui ha pagato – non si capisce bene a quale titolo – una commissione di circa 360 mila euro.
È ora di cambiare metodo. Basta allo sperpero di denaro pubblico, alla corruzione e al clientelismo. Questi mali, ormai endemici, hanno una fortissima incidenza sul bilancio (si parla di un 30-40%).
Dalle prime avvisagli sembra che “San Marino Bene Comune” sia intenzionato a continuare come prima. Anche perché sono molte le promesse fatte in campagna elettorale, nonostante la crisi. La nuova maggioranza, oltre alla continuazione del debito, ha progettato anche di assalire quel poco di patrimonio pubblico rimasto. Ci riferiamo per esempio:
– alla cartolarizzazione degli immobili pubblici, che altro non è che il primo passo della loro ipoteca;
– alla trasformazione in società per azioni dell’AASS, in attesa di una sua svendita ai soliti affaristi legati alla politica.
Sinistra Unita chiede che nella prossima legge di bilancio si manifesti la volontà vera di far contribuire ogni cittadino in proporzione alla sua ricchezza reale, così come dichiarato anche dalla Carta dei Diritti.
Prevedere nelle condizioni attuali una patrimoniale sugli immobili significa tassare i cittadini in maniera iniqua, come dimostrano anche le dichiarazioni dei redditi di alcuni candidati che a fronte di patrimoni personali enormi, hanno dichiarato redditi irrisori.
Ecco perché, com’era riportato anche nel programma di governo di Cittadinanza Attiva, bisogna partire prima di tutto dalla trasparenza assoluta della pubblica amministrazione, delle fondazioni, delle fiduciarie, dei trust, ecc.
Inoltre, nell’eventualità di una tassa patrimoniale si dovrà tenere ben conto di chi ha perso il lavoro e di chi vive condizioni familiari di forte disagio.
Sinistra Unita