Sulla schiena del Paese grava un debito pubblico di non si sa bene quale entità, ma che di certo aumenta di giorno in giorno. Un debito che pesa come un macigno sulle nuove generazioni. Il governo uscente, dopo avere incassato il “no” al prestito dei canali ufficiali sia italiani che europei, si è rivolto al gruppo bancario Rothschild, a cui ha pagato – non si capisce bene a quale titolo – una commissione di circa 360 mila euro. È ora di cambiare metodo. Basta allo sperpero di denaro pubblico, alla corruzione e al clientelismo. Questi mali, ormai endemici, hanno una fortissima incidenza sul bilancio (si parla di un 30-40%). Dalle prime avvisagli sembra che “San Marino Bene Comune” sia intenzionato a continuare come prima. Anche perché sono molte le promesse fatte in campagna elettorale, nonostante la crisi.
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