La Repubblica di San Marino sta vivendo un momento particolarmente difficile. Alle difficoltà legate alla crisi economica mondiale si aggiungono quelle nel rapporto con l’Italia e ciò nonostante l’evidente inversione di rotta compiuta negli ultimi anni dal nostro Paese verso un deciso cambiamento nella trasparenza, nella conformità agli standard internazionali, nella lotta all’illegalità che, seppur in piccola parte, ha intaccato il nostro tessuto economico che, per la stragrande maggioranza, è sano e vitale.
È in tale contesto che s’inserisce l’esigenza, a ogni livello, di continuare nell’azione di cambiamento, non solo sbandierato ma fatto di contenuti e di prese di posizione, già intrapresa con determinazione dal Patto e dal Governo fin dalla loro costituzione e tesa ad affrontare e vincere le resistenze di passati e presenti privilegi con i quali siamo ancora chiamati a confrontarci e contro cui lottare.
È su tale terreno che Alleanza Popolare, dopo un serrato e costruttivo confronto con gli alleati della maggioranza, riconosce gli sforzi che sono stati posti in essere con grande senso di responsabilità, in particolar modo dalla Democrazia Cristiana, che segnano una discontinuità e non frappongono alcuna questione personale, ma vanno incontro all’interesse della collettività che, mai come oggi, necessita di un governo stabile in grado di affrontare e risolvere i problemi del nostro Stato.
Riconoscendo che, in certi frangenti, i toni emersi nel confronto possono aver assunto caratteri di eccessiva personalizzazione ed essere andati al di là delle intenzioni, si constata con grande piacere che, nel contempo, la maggiore forza della coalizione ha fatto prevalere i principi ispiratori del Patto per San Marino che, applicando un nuovo metodo di fare politica, tralasciano le questioni particolari per dare risalto a quelle di interesse generale.
È con questo spirito che Alleanza Popolare, unitamente alle altre forze del Patto, s’accinge ad affrontare le prossime scadenze, contando di dare quelle risposte ai sempre crescenti problemi che in particolare attanagliano l’economia e che gli imprenditori hanno fatto presente con forza.
A tal proposito sono in programma nei prossimi giorni una serrata serie di incontri, principalmente a Roma, sia a livello politico che tecnico, per affrontare le tematiche in discussione e così scongiurare la penalizzante operatività del cosiddetto “Decreto Incentivi” che risulterebbe oltre modo punitiva per la nostra imprenditoria sana e vitale, imprenditoria che abbiamo il dovere di proteggere e portare a esempio di economia positiva.
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