Sui trasferimenti di danaro in contanti fra Italia e San Marino vanno fatte delle distinzioni

Sui trasferimenti di danaro  in contanti fra Italia e San Marino  vanno fatte delle distinzioni

La vicenda dei trasferimenti di danaro in contanti fra l’Italia e la Repubblica di San Marino è tornata di attualità con la risposta data dal
Sottosegretario Mantica al Senatore Palmizio. Risposta che può mettere in difficoltà il sistema bancario e finanziario sammarinese (dodici banche
e una cinquantina di finanziarie).
Sui media c’è molta confusione in materia.
Per il fatto che a condurre l’indagine su Re Nero o vicenda Asset Banca è lo stesso procuratore della Repubblica di Forlì, Fabio Di Vizio, che ha posto
sotto sequestro una somma di danaro contante destinato alla Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, si mettono sullo stesso piano i due casi.

Ad esempio il Resto del Carlino in un articolo a firma di Maurizio Burnacci.
È vero che nell’un caso e nell’altro si parla del trasferimento di danaro in contante da Italia a banche di San Marino, ma sono doverosi dei distinguo.

Caso Asset Banca. Il presidente di Asset Banca, Stefano Ercolani, secondo certe intercettazioni, avrebbe impartito ordini e dato consigli nei trasferimenti del danaro in questi termini: ‘ se vuoi essere sicuro che nessuno ti controlli, i soldi li devi nascondere nella mutande‘.

Caso Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino. ‘La procura sequestra 2milioni e 600mila euro in contanti, appena prelevati dalla Banca d’Italia e diretti alla Cassa di Risparmio di San Marino‘ su un mezzo portavalori regolarmente autorizzato.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy