Sul piano energetico del Governo

Sul piano energetico del Governo

COMUNICATO STAMPA

Apprendiamo dalla stampa che alcune Associazioni di categoria, fra le quali l’ASDICO e lo stesso Sportello Consumatori della Repubblica di San Marino, hanno manifestato alcune perplessità in merito alla proposta di Piano Energetico per la Repubblica di San Marino e relativo progetto di legge, presentato dalle Segreterie di Stato all’Industria e al Territorio.
Le perplessità riguardano aspetti di carattere economico ed interessano anche il futuro dell’AASS.
Il PDCS, nell’elaborare la sua proposta di legge nel dicembre 2006, aveva già considerato alcuni rischi che se non affrontati anche dal progetto del Governo, potrebbero portare, come rilevato anche dalle stesse Associazioni, ad un nuovo aumento dei costi degli immobili nella Repubblica di San Marino e ad altri problemi poi difficilmente risolvibili.
Nell’unico incontro avuto sino ad oggi con le Segreterie competenti in materia, rappresentanti il Governo (che si sono impegnate a ripetere tali confronti prima della presentazione della loro proposta di legge in Consiglio), il PDCS ha espresso le stesse perplessità, generate dall’aver constatato che nella proposta del Governo è previsto l’obbligo di realizzare sì edifici a basso consumo energetico, come nel nostro progetto, ma anche quello di installare tecnologie e impianti per la produzione di energia rinnovabile per coprire il 30% del fabbisogno energetico annuo dell’immobile.
Il PDCS nella sua proposta, ha indicato come obbligatorio l’utilizzo di tecnologie utili alla produzione di energia da fonte rinnovabile solo negli edifici pubblici o ad uso della Pubblica Amministrazione. Ciò permette di sottolineare come il “Legislatore” abbia piena fiducia in dette tecnologie e pertanto, anche a scopo educativo, in prima istanza coinvolga obbligatoriamente nella loro applicazione la Pubblica Amministrazione, prevedendo contemporaneamente incentivi per chi ne faccia liberamente uso nella propria abitazione, ufficio o azienda.
Questo perché, mentre la realizzazione di un edificio più efficiente dal punto di vista energetico non provoca aumenti sostanziali nel costo di costruzione, realizzarne uno che produca energia, certamente si.
Una cosa è cercare di imporre una cultura del risparmio energetico, incentivando tale filosofia, altra cosa è imporre ai soggetti operanti nel settore edile ed indirettamente alle famiglie la produzione di energia da fonte rinnovabile.
E’ questa una differenza sostanziale fra la nostra proposta e quella del Governo che nell’incontro avuto non abbiamo mancato di rimarcare.
Allo stesso modo, nell’indicare nella nostra proposta quale ruolo potesse avere su questa materia l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi (AASS), il nostro intento è stato quello di potenziare tale Azienda, fornendogli altre prerogative ed opportunità di crescita (vedi i numerosi articoli che la riguardano). Dobbiamo constatare che nella proposta del Governo tale intento non è certamente chiaro.
Il fatto dunque che anche alcune Associazioni di categoria abbiano evidenziato queste stesse problematiche, sottolinea la serietà e l’approfondimento con cui il PDCS ha formulato la propria proposta e ci rende fiduciosi ed interessati ad approfondire con le Associazioni stesse questi ed altri aspetti, non meno importanti per le conseguenze che possono avere su tutta la collettività, prima che la legge venga discussa in Consiglio Grande e Generale.

Ufficio Stampa del
Partito Democratico Cristiano Sammarinese

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