Sul sistema bancario e finanziario. Upr

Sul sistema bancario e finanziario. Upr
Non e’ mia intenzione polemizzare sugli eventi “fortuiti” che hanno visto escludere la rappresentanza consiliare dell’UPR dall’incontro di ieri – organizzato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e Bilancio – avente ad oggetto un riferimento sul settore bancario e finanziario ed in particolare modo sul Credito Sammarinese. Capisco che, in momenti politicamente concitati come quelli di questi giorni, possano succedere sviste e dimenticanze. Un invito mai pervenuto – ma nell’era dei social network può ancora capitare (sic!) – se non si fanno i dovuti controlli e non si ha cura di informare preventivamente i partecipanti. Sono però chiamato a formulare alcune considerazioni. Maggioranza ed opposizione, non possono divergere dalla considerazione che l’attuale congiuntura non ponga più di un interrogativo alla politica. Chiunque non può poi fare finta di nulla sul fatto di come sia accresciuta la preoccupazione nel Paese in riferimento alla tenuta del settore finanziario. Il terremoto giudiziario che ha investito i vertici del Credito Sammarinese e’ l’ultimo di una serie di avvenimenti eclatanti ed allarmanti. La preoccupazione indotta da queste circostanze ha indotto i gruppi di opposizione – giovedì scorso – a rivolgersi all’Eccellentissima Reggenza. L’obbiettivo era sollecitare un intervento della Suprema Magistratura dello Stato, necessario a causa della reticenza del Governo a fornire informazioni al Consiglio Grande e Generale. Nel prendere atto dell’incontro di ieri, non posso notare come sia stata presa la strada più breve scartando l’ipotesi della convocazione di un Consiglio Grande e Generale straordinario. Si evita quindi di discutere di temi importanti, nella sede preposta, proprio quando il sistema bancario del nostro Stato vive un momento di inaudita difficoltà. Auspicavamo che con un Consiglio Grande e Generale straordinario tutti potessimo essere messi in condizione di conoscere le informazioni utili a formulare valutazioni ponderate sull’intera dinamica della vicenda Credito Sammarinese. Non possiamo fare altro invece che rilevare come – di fronte a fatti di eccezionale gravità – il Governo e l’autorità di vigilanza sul settore finanziario, non abbiano brillato per solerzia negli interventi e nella capacità di rilevare precocemente fenomeni distorsivi. Stessa cosa su un altro tema: Fincapital. Rimangono, infatti, inalterate le preoccupazioni legate ai rapporti di questa società altri soggetti operanti nel settore finanziario e l’impatto di questa sul settore immobiliare sammarinese. Riteniamo che sulla vicenda vada fatta piena luce per valutare eventuali responsabilità anche di natura penale. E’ preoccupante l’omertoso silenzio degli organi preposti su questo argomento. Come molti cittadini sammarinesi stiamo assistendo attoniti rispetto a queste vicende. La perdita di credibilità del sistema finanziario e le ripercussioni che potrà avere sul sistema economico, sono elementi che una classe politica seria e responsabile deve tenere in seria considerazione. Dobbiamo fare uno sforzo. Maggioranza e opposizione devono trovare il modo di dialogare perché San Marino rischia di andare a fondo. O si capisce la necessità del momento o si rischia di ritrovarsi tutti sotto le macerie. La proposta dell’UPR di un Governo di responsabilità nazionale e’ una soluzione adeguata ai gravi pericoli che il Paese sta correndo. Due banche commissariate, società finanziarie in liquidazione, i dirigenti di tre banche Sammarinesi arrestati negli ultimi tre anni in Italia per reati di varia natura, il sistema dei pagamenti in costante pericolo, la caduta della raccolta bancaria, sono argomenti da fare tremare i polsi anche al politico più cinico e indurre a unire le forze. A fronte di ciò, dispiace rilevare come possa procuri fastidio a qualcuno – preoccupato di perdere poltrone e opportunità interessanti. Se ciò’ non accadrà, come e’ ormai certo, una classe politica seria darebbe  la parola ai cittadini per chiedere da chi intende essere governata in questa fase di difficoltà. Basta vivacchiare per garantirsi ancora qualche mese di governo in mezzo a scandali, tragedie e piccole miserie umane poco consone a una maggioranza che ha l’ambizione di governare un Paese sull’orlo del baratro economico e finanziario.
Giovanni Lonfernini
Presidente Gruppo Consiliare UPR
San Marino, 6 agosto 2011
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