Sulla sanità dopo il dibattito consiliare

Sulla sanità dopo il dibattito consiliare

Il dibattito consiliare sulla sanità era stato richiesto dall’opposizione dopo l’episodio accaduto in sala operatoria il 29 maggio cui avevano fatto seguito, a distanza di pochi giorni, le dimissioni del Direttore Generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale. Di fronte ai problemi, non nuovi, del reparto di Chirurgia e del fatto che il massimo responsabile dell’Istituto avesse dovuto rendere conto del suo operato; di fronte alla nomina di un nuovo Direttore Generale e all’impegno del Governo di dare quanto prima adeguata soluzione all’emergenza rappresentata da un reparto del nostro Ospedale, i partiti di opposizione si sono abbandonati ad una irresponsabile polemica che ha travolto tutti i servizi sanitari ritenuti incapaci di fornire prestazioni di buona qualità. Un gioco al massacro finalizzato a colpevolizzare il Governo in carica ma dalle conseguenze devastanti per la credibilità della sanità sammarinese.

Governo e maggioranza hanno ribadito che, a parte l’emergenza della Chirurgia alla quale – con qualche ritardo di troppo – si sta provvedendo, tutti gli altri servizi offrono sufficienti garanzie per la salute dei cittadini. Hanno elogiato in particolare il lavoro di tanti operatori che, con professionalità e competenza, hanno garantito negli anni il buon livello delle strutture sanitarie facendo fronte, con ammirevole dedizione, alle difficoltà dovute alla latitanza dell’amministrazione e della politica.

D’altra parte, alcuni rilevanti problemi di cui si è discusso non sono addebitabili all’attuale Governo nato appena un anno fa. Essi hanno origini lontane quando altri governi, retti dai partiti che ora denunciano lo sfascio, non hanno investito risorse nella tecnologia ospedaliera, nella formazione e nell’aggiornamento dei dipendenti; non hanno dato spazio alla programmazione e si sono caratterizzati, in particolare negli anni del buco di bilancio, per insufficienti finanziamenti all’Istituto accompagnati da tagli ed economie di vario tipo che non hanno aiutato la sanità sammarinese a crescere e a progredire. Solo a partire dal 2005 qualcosa si è cominciato a fare per invertire una tendenza pericolosamente rivolta alla gestione del quotidiano e, a volte, nemmeno a quella.

A ciascuno le sue responsabilità. All’opposizione anche quella di aver sparato a zero sull’ospedale, coinvolgendo servizi e operatori che non si meritano di essere messi alla gogna.’

Alleanza Popolare – Comunicato Stampa

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