Sulla stabilità del governo, non disinnescata la bomba del ‘giusto o equo processo’

Sulla stabilità del governo, non disinnescata  la bomba del ‘giusto o equo processo’

Il precedente governo della Repubblica di San Marino, formato da Partito dei Socialisti e dei Democratici, Alleanza Popolare e Sinistra Unita
era caduto alla fine di ottobre 2007 su una votazione negativa su un articolo della tormentata legge per un ‘giusto o equo processo’, per decisione, all’impronta, di Su di ritirare la sua delegazione di governo.
In seguito è stato costituito un nuovo governo formato dagli stessi partiti del precedente con l’aggiunta di Democratici di Centro. Nel
programma di questo nuovo governo, cioè l’attuale, è detto chiaramente
che è ‘confermata la scelta di un provvedimento stralcio per introdurre immediatamente gli elementi di riforma del segreto istruttorio e del ‘giusto processo’ già presentati al Consiglio Grande e Generale, tenendo conto di alcuni elementi di discussione emersi nel corso del relativo dibattito.
Su ha sempre ritenuto questo punto del programma un elemento qualificante, essenziale per la sua partecipazione al governo stesso.
Ebbene anche questo punto, all’interno del Psd, comincia ad essere contestato ed anche apertamente a quanto riferisce Antonio Fabbri su L’Informazione di San Marino: Germano De Biagi e la sua corrente ha palesemente manifestato il suo dissenso alla legge sul giusto processo, affermando apertamente che non la voterà. Il motivo è la sollevata necessità di un intervento più organico da inserire nella riforma del codice di procedura penale.
Commenta Fabbri: ‘ il problema politico, però, non è di poco conto se si pensa che la riproposizione della cosiddetta ‘Legge Foschi’ è indicata come punto fermo del programma di governo.

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