Sulla vicenda della Banca del Titano

Sulla vicenda della Banca del Titano

Desideriamo esprimere pubblicamente soddisfazione per l’approvazione di due delle tre Istanze d’Arengo da noi avanzate in qualità di cittadini sammarinesi circa la vicenda “Banca del Titano”. Se da un lato non possiamo ritenerciun soddisfatti per l’atteggiamento della “maggioranza” e del Governo nel voler fare chiarezza circa le possibili responsabilità attivando tutti gli strumenti necessari, dobbiamo esprimere rammarico perché l’Istanza che prevedeva la possibilità di essere soci da parte dello stato, stanti gli esborsi da parte dello stesso, a noi pareva una scelta da farsi ovviamente “una tantum” stante il contesto e ciò allo scopo primario di favorire un risarcimento effettivo a favore della collettività. Infatti, un socio è pienamente legittimato ad agire in ogni sede possibile e immaginabile, mentre un soggetto terzo ha ben altre difficoltà.

Con ciò non vogliamo affermare che il Governo e la “maggioranza” non intendano fare sul serio, ma ci riteniamo impegnati a sollecitare chi di dovere affinché su questa vicenda si faccia più chiarezza possibile.

Non è giusto, secondo noi, che un paese come San Marino, che manifesta significative carenze in ambito di servizi sociali (per es. asili nido, case di riposo, ecc.) debba ripianare gravose perdite private senza avere le necessarie garanzie di recuperarle. Di questo crediamo di interpretare anche la sensibilità di larga parte della popolazione.

Inoltre, rispetto all’Istanza per l’istituzione del “fondo di garanzia per banche e finanziarie”, onde evitare dissesti simili a quelli della Banca del Titano, esprimiamo la disponibilità verso la Segreteria di Stato per le Finanze a valutare preventivamente il testo del provvedimento che dovrà recepire l’Istanza stessa.

Con queste Istanze Rinnovamento e Trasparenza ha dato un segnale, riteniamo concreto, a tutela degli interessi collettivi, altri ne seguiranno oltre a quelli già realizzati che desideriamo ricordare, quali i Referendum in materia di eliminazione delle forme più precarie di lavoro contenute nella legge 131/2005 e la reintroduzione di un automatismo per la tutela dei salari dall’inflazione. Ma specialmente ci preme ricordare al Governo e a tutte le Forze Politiche, visto che siamo in fase di elaborazione e discussione della Finanziaria 2008, che sono stati da noi depositati due progetti di legge di iniziativa popolare nel settembre scorso, riguardante le tariffe e alcune modifiche a favore delle famiglie in materia di assegni familiari.
A nostro parere sarebbe il caso di esaminarli al più presto, se è intenzione reale come a volte si dice, da parte delle Forze Politiche varare alcuni provvedimenti a tutela della cittadinanza,specie per le fasce cosiddette “deboli”.

Il nostro impegno prosegue…. nonostante le “espulsioni” dal sindacato, perché riteniamo sia possibile dimostrare che in certi ambiti si può fare e si deve fare molto di più di quel che si è fatto o si sta facendo…

Rinnovamento e Trasparenza (ex CSdL purtroppo, non per nostra volontà) “

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