Sull’accordo fra Italia e San Marino in materia radiotelevisiva

Sull’accordo fra Italia e San Marino in materia radiotelevisiva

Il 5 marzo, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi e il Ministro degli Affari Esteri italiano, Massimo D’Alema firmeranno a Roma, presso il Ministero degli Affari Esteri italiano, l’Accordo di collaborazione in materia radio-televisiva fra Italia e San Marino.
L’Accordo presenta aspetti di notevole miglioramento rispetto alle precedenti intese e segna un deciso adeguamento dell’Emittente sammarinese agli sviluppi che in questi anni hanno interessato il media televisivo.
Viene innanzitutto superato il regime di monopolio e, ad eccezione del servizio pubblico, San Marino riacquista la possibilità di diffusione, sia terrestre che satellitare, anche da parte di soggetti diversi.
Il bacino di utenza potrà essere ampliato, in base ai mezzi disponibili, oltre l’attuale confine e senza limiti imposti, mentre si sono acquisite nuove frequenze che consentiranno, con la tecnologia digitale, anche la trasmissione contemporanea di più programmi interattivi.
L’Emittente sammarinese avrà inoltre la possibilità di installare impianti di trasmissione sul territorio italiano, mentre l’Accordo prevede anche un progetto satellitare, da realizzarsi tra San Marino RTV e RAI, per la diffusione della lingua, la cultura e l’immagine dei due Paesi.
L’Accordo, che ha la durata di cinque anni, oltre a prevedere l’erogazione di un contributo da parte italiana, utile alla gestione dell’Emittente sammarinese, contempla il potenziamento delle funzioni della Commissione mista che avrà l’incarico di verificarne la corretta applicazione e di migliorare la collaborazione e la sinergia tra Rai ed RTV portando ulteriore crescita professionale, qualità di programmazione e scambi di esperienze.

Il Segretario di Stato Stolfi, nell’esprimere la propria soddisfazione per l’intesa raggiunta, ha affermato tra l’altro: ” La firma di questo Accordo conferma e rilancia la collaborazione radio-televisiva fra i due Stati e consentirà un miglior utilizzo delle nostre risorse ed una più incisiva diffusione dell’immagine del nostro Paese a livello internazionale.”

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