Suore in visita all’ex Monastero Santa Chiara

Suore in visita all’ex Monastero Santa Chiara

Dopo un’assenza lunga 38 anni, le suore di clausura sono tornate nell’antico Monastero di Santa Chiara, oggi sede prestigiosa dell’Università della Repubblica di San Marino.
Ad accompagnarle, nella visita ufficiale che segna l’inizio delle celebrazioni del 400esimo anno di fondazione del Monastero, gli Ecc.mi Capitani Reggenti, Ernesto Benedettini e Tina Meloni, il Segretario di Stato per la Cultura, l’Università e le Politiche Giovanili, Romeo Morri e il Magnifico Rettore, Giorgio Petroni.
Le religiose, trasferite dal 1971 nel convento di Valdragone, hanno così rivisto con grande emozione gli spazi dove alcune di loro hanno vissuto e insegnato per tanti anni. Condividendo i vecchi ricordi con gli accompagnatori, si sono soffermate a lungo negli spazi caratteristici dell’ex forno, trasformato in sala dei docenti, nelle antiche cellette, oggi uffici, e ancora, lungo il dormitorio delle educande, dove ha sede il laboratorio informatico. Commosse, hanno spiegato agli studenti universitari incontrati nel corso della visita che “l’effetto provato è quello di essere tornate a casa”.

L’ordine delle Clarisse è infatti presente a San Marino dal 28 aprile 1609 e sua prima e prestigiosa sede fu il Monastero di Santa Chiara che fino agli anni ’60 ha ospitato 40 sorelle e altrettante educande, ovvero bambine e ragazze a cui venivano insegnati i lavori domestici, ma anche a leggere e scrivere. Nel corso del 2009 la Repubblica vuole quindi celebrare il quarto centenario della fondazione dell’antico convento con una serie di iniziative patrocinate dalla Reggenza. Un tributo dovuto perché, come ha spiegato il Segretario di Stato Morri, “la nascita del Monastero e tutta la sua vita è intimamente legata alla storia sammarinese, su quella linea di continuità che vede l’elemento religioso e quello laico, da sempre intrecciati, tratteggiare l’identità tipica della nostra Repubblica, forse l’unico Stato al mondo fondato da un Santo”.
La struttura nacque per intervento diretto del Vescovo, Monsignor Costantino Bonelli, ma i lavori iniziarono e furono finanziati per volontà delle istituzioni e del popolo sammarinese, vennero poi completati grazie a Suor Innocenza, Vicenza Lunardini, portatrice di una dote sostanziosa. A seguito dell’acquisto di tutto il complesso da parte dello Stato nel 1968, e dell’opera di restauro, il Monastero di Santa Chiara è diventato sede dell’Università. “Proprio questa destinazione, – ha commentato il Segretario Morri – indirizzata alla formazione di giovani, è in qualche modo l’ideale continuazione dell’opera delle suore che, in tempi in cui l’istruzione era appannaggio delle classi nobili e più abbienti, ed esclusiva dei figli maschi, avviarono un educandato femminile per le ragazze dei ceti più poveri”.
Per il Segretario di Stato per la Cultura infine,“si può dunque ben dire che se le donne di San Marino hanno imparato a leggere e a scrivere, lo si deve all’opera delle monache del Santa Chiara”. E di quest’opera in favore della comunità, “i sammarinese ne saranno eternamente grati”.

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